8 Nuove proposte di legge, il Partito Radicale raccoglie le firme
L'Associazione per l'Iniziativa Radicale «Myriam Cazzavillan» chiede sostegno a Lecco e a Sondrio in memoria di Tortora e Pannella.
Presso gli uffici della Segreteria comunale di Lecco e di Sondrio è possibile firmare otto proposte di legge di iniziativa popolare. Le proposte sono state promosse dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Tema: "la giustizia giusta e non solo".
Dove e quando
E' possibile aderire alla petizione fino al 31 ottobre.
A Lecco si può firmare in Piazza Diaz 1, all'Ufficio Segreteria Generale al primo piano dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:30. Da settembre il mercoledì si potrà dalle 9:00 alle 15:30.
A Sondrio comune si può firmare Ufficio Relazioni con il Pubblico al piano terra di Piazza Campello, 1 da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 16:30. Il mercoledì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:30.
Le 8 proposte
Le 8 proposte di legge continuano le battaglie che furono di Enzo Tortora e Marco Pannella e riguardano:
1. Modifica dell’articolo 79 della Costituzione in materia di concessione di amnistia e indulto.
L’amnistia e l’indulto sono necessari per riportare l’Italia nella legalità della sua Costituzione e davanti all’Europa. Il quorum di 2/3 del Parlamento dal 1992 rende impossibili questi provvedimenti.
2. Revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia di cui al D.lgs. n. 159 del 6 settembre 2011.
Per impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema economico senza distruggerlo, per salvaguardare la continuità aziendale e i posti di lavoro, per prevenire il crimine senza distruggere le vite delle persone, per combattere la mafia senza minare i principi dello Stato di Diritto e i diritti umani fondamentali.
3. Abolizione della possibilità di assunzione di incarichi extragiudiziari da parte dei magistrati.
Per impedire ai magistrati di assumere incarichi incompatibili con l’esercizio efficiente e imparziale delle loro funzioni principali e ordinarie, ovvero quello di amministrare la giustizia «in nome del popolo italiano».
4. Introduzione del sistema elettorale uninominale per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Elezione del parlamento italiano con il sistema elettorale uninominale secco come quello anglosassone: piccoli collegi per assicurare la relazione tra l’eletto e il territorio; chi prende più voti è eletto.
5. Disposizioni in materia di libertà e diritto di informazione e di servizio pubblico radiotelevisivo.
Il servizio radiotelevisivo pubblico assicura il diritto alla conoscenza dei cittadini. Cancellazione del monopolio della Rai e sua messa all’asta con gare distinte nazionali e locali, anche per rilancio emittenza locale. Effettiva privatizzazione della RAI e abolizione della Commissione parlamentare di Vigilanza.
6. Revisione delle procedure di scioglimento dei Comuni per mafia previste dal T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al D.lgs. n.267/2000.
Per favorire una sana partecipazione popolare alla vita amministrativa delle comunità quale unico antidoto al controllo mafioso sui comuni, per sbarrare davvero le porte dei nostri comuni alle mafie, per una efficace politica antimafia.
7. Riforma del sistema di ergastolo ostativo, del regime del 4 bis e abolizione dell’isolamento diurno.
Come diceva Leonardo Sciascia, la mafia non si combatte con la terribilità delle pene, ma con il diritto. E l’art. 27 della nostra Costituzione afferma che la pena non può essere contraria al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato.
8. Riforma del sistema elettorale per l’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo.
Elezione del Parlamento europeo con un collegio unico nazionale con sistema proporzionale puro per garantire la rappresentanza di tutte le forze politiche e un dibattito nazionale sulle istituzioni e europee.