Spettacolo di solidarietà per aiutare la famiglia di un bimbo autistico lecchese

"Ma chi me sente?” cantava Rino, consapevole della solitudine artistica e umana alla quale è condannato il genio.

Spettacolo di solidarietà per aiutare la famiglia di un bimbo autistico lecchese
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Sabato 30 marzo, dalle 21, alla Sala Noi Voi Loro di via Del Lavoro 7, a Erba, si terrà l’incontro “Rino Gaetano- L’ Omaggio”. Ingresso su prenotazione gratuito con donazione. Come riporta il giornaledicomo.it i proventi andranno alla famiglia di un bimbo autistico del Lecchese per le sue cure.

A Erba la serata omaggio a Rino Gaetano per aiutare un bimbo autistico

Sabato 30 Marzo 2019, a Erba, la vera storia di Rino Gaetano e delle sue canzoni andrà in scena per la prima volta in Lombardia con lo spettacolo di David Gramiccioli, prodotto dal Teatro Artistico d’Inchiesta, dal titolo ‘Rino Gaetano- L’omaggio’. L’ingresso è su prenotazione, gratuito con donazione (Info: rinogaetano.erba@libero.it) e il ricavato verrà devoluto in beneficenza alla famiglia di un bambino del Lecchese affetto da autismo e con malattia rara intestinale perché possa avere le cure e le terapie riabilitative necessarie.

La presentazione dell’evento

Gli organizzatori scrivono: “Quando parliamo del nostro Paese, della nostra amata Italia, non dobbiamo dimenticarci mai che cosa è accaduto dall’8 di Settembre 1943 a oggi. La Legge elettorale del 1953, subito dopo la morte di Stalin, ‘legge truffa’ che introdusse il ‘premio di maggioranza’; il caso della ventunenne romana Wilma Montesi, trovata senza vita il 9 Aprile dello stesso anno, in circostanze misteriose, con il coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco sullo sfondo di orge e festini sulla spiaggia di Capocotta; la Tragedia annunnciata del Vajont, l’assassinio di Giorgiana Masi nel 1977, durante una manifestazione di piazza, i rapporti tra massoneria-politica-criminalità… La storia e le storie italiane ‘nascoste’ tra le note delle canzoni di Rino Gaetano nessuno le ha cantate come lui, celate dietro testi e musiche tanto ironici e apparentemente leggeri e disimpegnati, quanto in realtà profondi e di denuncia sociale.

"Ma chi me sente?” cantava Rino, consapevole della solitudine artistica e umana alla quale è condannato il genio. Nel suo animo tuttavia nutriva, lo disse pubblicamente una sera, una grande speranza: quella che un giorno, grazie alla comunicazione di massa, la gente avrebbe finalmente compreso il significato di quelle ‘canzonette’. Anche la sua morte a soli trent’anni, il 2 Giugno dell’81, ha lasciato una scia di sospetti mai chiariti, un altro mistero di questo nostro enigmatico Paese dove nulla è mai ciò che sembra.

I temi affrontati da Gramiccioli sono di drammatica attualità:

“Dagli Anni 70 a oggi infatti in Italia sembra non sia cambiato niente. – dice Gramiccioli-. Ieri il braccio armato del potere occulto e deviato (oggi sempre meno occulto e sempre più deviato) era Franco Giuseppucci detto Er Negro, primo, indiscusso capo della banda della Magliana. Oggi Massimo Carminati rappresenta, forse non a caso, l’ideale contiguità con quell’esperienza criminale. Negli Anni 70 il fronte criminale romano si arricchiva con il commercio della droga, successivamente con il business immobiliare. Oggi, che la droga sembra non essere più il filone aureo di una volta, e con la profonda crisi che sta vivendo l’edilizia, si “investe” sulla disperazione umana: immigrati e zingari. Tangentopoli produsse, colossale bluff, una nuova legge elettorale per l’elezione dei sindaci: in molti esultarono all’idea che finalmente sarebbero stati i cittadini, per la prima volta nella storia repubblicana e democratica del Paese, ad eleggere direttamente il primo cittadino. In realtà si rafforzò ancora di più il potere politico di alcuni leader che avevano a cuore tutto tranne che il bene e la ripresa dell’Italia”.

L’appuntamento di Erba può illuminare il presente ‘rileggendo’ il passato con la consueta precisa, puntuale e coinvolgente ricostruzione dei fatti di David Gramiccioli, gornalista, inviato di guerra, narratore e autore delle sue stesse opere, ma soprattutto ultima voce dell’informazione libera, fuori dal coro”.

Chi è David Gramiccioli

David Gramiccioli, attore, giornalista e autore teatrale romano di Castel Gandolfo, oltre al Premio Elsa Morante ricevuto nel 2018, è stato insignito del Premio Diritti Umani. Gli spettacoli teatrali d’inchiesta di Gramiccioli riempiono le plateee di tutta Italia. Negli anni sono andate in scena opere di rilevante importanza contro la pedofilia o vere e proprie “indagini teatrali”, come quelle dedicate alla ricostruzione della storia d’Italia attraverso la vita e le opere di Rino Gaetano o alla tragedia dell’’Heysel (rappresentazione che ha avuto luogo anche presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles). Da un anno David Gramiccioli si è fatto anche portavoce di migliaia di famiglie italiane a difesa dei bambini, nella lotta contro l’obbligo vaccinale. Voce fuori coro per l’informazione libera inizia la sua carriera radiofonica nel 2000 con il programma d’inchiesta Ouverture. E’ stato direttore artistico di Colors Radio. Ha condotto il programma radiofonico in onda su Centro Suono Sport: “Prima pagina”. L’ altra Italia, quella che nessuno vi racconta” e prossimamente sarà in Rai per raccontare gli Anni di piombo a Roma.

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