Caso Del Boca, la marcia di sostegno arriva al Mandic
Il corteo partirà dall'ospedale di Merate verso piazza Prinetti. E l'ex sindaco Albani attacca la Regione
Il caso Del Boca continua ad evolversi. Nuova mobilitazione prevista per sabato 2 dicembre a Merate. Dal Mandic partirà una marcia in sostegno del primario.
Il caso Del Boca non si ferma
Nonostante il provvedimento potrà probabilmente essere rinviato in attesa della sentenza legata al ricorso, la mobilità cittadina non si ferma. Merate è infatti pronta a scendere in piazza per sostenere il primario con un corteo. Nella mattinata di sabato 2 dicembre si sta organizzando una marcia che partirà dall'ospedale verso il centro cittadino. L'ennesimo segnale di vicinanza al ginecologo che, da quando è scoppiato lo scandalo a suo carico, ha visto attivarsi un numero importante di pazienti e cittadini in suo favore. Il sostegno è arrivato anche dal nostro giornale che ha aperto un portale di sostegno (clicca qui per iscriverti). Siamo già più di 640 iscritti.
La doppia contestazione
La marcia per le strade della città vuole contrastare un percorso politico che potrebbe portare alla chiusura o ad un ridimensionamento importante del Mandic. Il caso Del Boca non ha fatto altro che attivare un sentore comune di opposizione a tale politica imposta dalla Regione. Anche l'ex sindaco di Merate, Battista Albani, attacca questo percorso e denuncia la pessima gestione in ambito sanitario della giunta Maroni.
Le parole di Battista Albani
L'ex sindaco di Merate Battista Albani si schiera in favore di Del Boca e del Mandic. "Scendiamo in piazza per sostenere il primario e l'ospedale. Lecco deve capire che il meratese non resterà passivo, che non accetterà tutto questo". Poi prosegue il suo discorso incentrandosi sulle sale operatorie e sul personale ospedaliero. "Abbiamo delle eccellenze. Anche il Ministero della salute si è complimentato e la Regione lo chiude? Il Mandic non si tocca". La critica verso l'amministrazione lombarda prosegue poi con un affondo verso Maroni. "Belle frasi, referendum per autonomia e tutto ciò che usa per farsi pubblicità. La realtà però è ben diversa: stiamo regredendo. La nostra sanità sta risentendo di scelte politiche errate. La Regione non capisce l'importanza del nostro ospedale. Era meglio quando la gestione era affidata agli amministratori locali, anche se non avevamo i fondi che hanno ora a disposizione". Poi conclude con il richiamo alle amministrazioni. "I cittadini del meratese non vanno a Lecco. Piuttosto vanno a Vimercate, Monza o Bergamo. I sindaci devono scendere in campo. Devono sostenere i loro compaesani per difendere il Mandic".