Caritas dice no al Decreto Salvini, Gualzetti: “Continueremo a ospitare i migranti a nostre spese”

Il lecchese,  direttore di Caritas Ambrosiana: "Per il bene dei nostri ospiti, ma anche delle comunità che le accolgono".

Caritas dice no al Decreto Salvini, Gualzetti: “Continueremo a ospitare i migranti a nostre spese”
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Caritas dice no al Decreto Salvini, “Continueremo a ospitare i migranti a nostre spese”. Lo assicura il lecchese Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.

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Le Caritas della Lombardia dicono no al decreto Salvini: non allontaneranno dai centri di accoglienza i migranti che ne perderanno il diritto, in applicazione del cosiddetto Decreto Salvini. A provvedere alla cura dei migranti ci penseranno gli organismi ecclesiali che si faranno carico delle spese.

I soggetti interessati

“La decisione, comunicata ieri dal direttore della Caritas Ambrosiana e delegato regionale Luciano Gualzetti, durante il convegno organizzato con l’associazione “Città dell’uomo” riguarderà, in particolare, i titolari di permesso per motivi umanitari e coloro che riceveranno il nuovo permesso per protezione speciale che non potrebbero più essere accolti nel nuovo sistema di accoglienza (ex Sprar).

L’impegno di Caritas continua

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Si stima che saranno quindi almeno 500 gli ospiti che beneficeranno di questa scelta e che, diversamente, secondo il nuovo provvedimento del governo tradotto nella legge 132/18, sarebbero usciti dal sistema di protezione”, dicono da Caritas. Inoltre, il direttore Gualzetti ha anche annunciato che “se le Caritas diocesane parteciperanno alle nuove convezioni con le prefetture, continueranno in ogni caso a garantire, sempre a proprie spese, i percorsi di integrazione avviati: corsi professionali, tirocini in azienda. In più, continuerà l’impegno, con Caritas Italiana, per incrementare il numero degli ospiti accolti attraverso i canali umanitari, che consentono ai migranti in condizione di grave vulnerabilità di giungere nel nostro Paese senza dover affrontare i rischi delle traversate del Mediterraneo gestite dagli scafisti”, proseguono da Caritas.

 

Per il bene dei nostri ospiti e delle comunità

«Rispettiamo le istituzioni e collaboriamo lealmente con loro, ma in questo caso la nostra coscienza ci impone di andare oltre quanto previsto dallo Stato, per il bene dei nostri ospiti, ma anche delle comunità che le accolgono, che si troverebbero a fare i conti con migranti abbandonati a loro stessi e quindi facile preda dei circuiti irregolari, dentro i quali si annida ogni cosa», sottolinea Gualzetti.

I numeri dell’accoglienza Caritas in Lombardia

Su 26.864 ospiti complessivi accolti in Lombardia, attualmente sono 4.514 i migranti presenti nelle strutture delle dieci diocesi lombarde. Di questi 3.129 si trovano nei Centri di accoglienza straordinaria gestiti in convezione con le Prefetture, 847 negli Sprar dei Comuni, 163 nel centri per minori stranieri non accompagnati. Oltre la metà, 2293, sono presenti nella rete di accoglienza diffusa della Diocesi di Milano. 1204 nella Diocesi di Bergamo. Il resto nelle diocesi di Brescia, Como, Crema, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Vigevano.

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