Olginate in festa per l'ingresso di don Matteo
Il nuovo parroco ha celebrato la messa patronale. Grande folla in chiesa.
Campane a festa questa mattina ad Olginate per l'ingresso ufficiale del nuovo parroco don Matteo Gignoli.
Don Matteo è il nuovo prevosto
Il corteo, composto dai rappresentanti di tutte le associazioni del paese, è partito dal cortile dell'oratorio al seguito del nuovo prevosto e tutti i sacerdoti concelebranti. Ad accogliere la processione all'ingresso della chiesa parrocchiale un grande cartello, con la scritta "Benvenuto don Matteo".
Solenne concelebrazione
La solenne concelebrazione d'investitura è stata presieduta da monsignor Maurizio Rolla, vicario Episcopale della zona pastorale. Sull'altare con don Matteo, anche don Ezio Castoldi parroco emerito di Renate, don Andrea Mellera, don Luigi Brigatti parroco di Sedriano, don Angelo Ronchi e don Enrico Panzeri.
In principio alla Messa, Mattia Morandi ha letto il saluto del Consiglio Pastorale. Ha poi fatto seguito la lettura del decreto di investitura emesso dall'Arcivescovo di Milano, monsignor Delpini.
Il pallone bruciato di sant'Agnese
Si è quindi dato atto a quella che è una tradizione insieme liturgica e popolare. Don Matteo ha dato fuoco alla sfera che ricorda il martirio di Sant'Agnese. "Il cuore della Martire ardeva come un fuoco per Dio, tanto che donò la sua vita" il significato cristiano del gesto.
L'omelia del prevosto
"Oggi, la nostra comunità, è in festa per due motivi, il primo è per la nostra santa patrona Sant'Agnese, che non ha avuto paura a dire il suo sì al a Signore, donandogli la vita. Lei è stata maestra di luce. Il secondo motivo, è il mio ingresso. Sono stato chiamato per stare con voi e umilmente a mettermi al vostro servizio e della Chiesa, camminando con voi". Così ha esordito nella sua predica il nuovo prevosto
"Il brano di Vangelo odierno è l'episodio delle nozze di Cana. Gesù è stato invitato a queste nozze, insieme a sua madre Maria. Invitiamo anche noi Gesù alle nostre feste, ringraziandolo, e facciamo festa con lui. Quante volte anche nella nostra vita viene a mancare il vino così come è successo al banchetto nuziale narrato nel Vangelo. Capita quando ci sentiamo soli, abbandonati, stanchi, nelle sofferenze. Ma Gesù non ci abbandona, e rimane lì, pronto ad entrare in azione, non vuole lasciarci disperati... Ma alle nozze c'è anche sua madre Maria, la quale intercede presso suo figlio affinché faccia avere ancora vino. Maria è sempre presente nella nostra vita, la preghiamo anche noi, affinché interceda presso Gesù. Non lasciate Gesù fuori dalle vostre case".
Il saluto del sindaco
Al termine, il primo cittadino Marco Passoni ha letto il suo saluto a nome dell'Amministrazione comunale, con parole di invito alla collaborazione, alla solidarietà reciproca e costruttiva per il bene della comunità.
Mario Stojanovic