Lasciami volare, una testimonianza di vita

La prevenzione raccontata da chi ha vissuto il male che può fare una pasticca

Lasciami volare, una testimonianza di vita
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Lasciami volare è una serata dedicata a chi vuole scoprire la storia di papà Gianpietro. Gianpietro Ghidini nel 2013 perse tragicamente suo figlio Emanuele a causa di un acido. Dopo il drammatico evento fondò l'associazione Pesciolinorosso, per ridare speranza e portare la sua testimonianza a ragazzi e genitori.

Lasciami volare papà

La serata si terrà martedì 15 gennaio alle ore 20.30, presso il cinema Nuova Alba di via Santi Nazario e Celso a Suisio. In questo incontro, promosso da Avis Isola, si parlerà soprattutto di prevenzione e di come la droga può spegnere una vita. L'idea di Gianpietro, non è quella di demonizzare le sostanze stupefacenti o di terrorizzare i giovani, ma è quella di creare un continuo confronto tra genitori e figli. Spingere gli adolescenti verso altre strade come lo sport o il volontariato e insegnare loro la bellezza della comunicazione, anche con gli adulti.

La storia di Emanuele

Una sera come tante Emanuele, appena sedicenne, si affrettava ad uscire con gli amici. I soliti giri, un salto in discoteca e quattro battute tra ragazzi. Quella sera però un amico gli offrì un acido ed Emanuele decise di provare questa sostanza. Tutti i suoi amici avevano provato almeno una volta e come tanti ragazzi non ci vide nulla di sbagliato. Il piccolo quadratino però non sortì l'effetto sperato ed il giovane si ritrovò velocemente in un vortice di angoscia e totale incapacità di comprendere e volere. Dopo alcune ore il suo corpo venne rinvenuto senza vita sulle sponde del Chiese, un fiume nel bresciano. Alcuni anni prima, proprio sulle rive di quel fiume Emanuele e Gianpietro avevano liberato in acqua un pesciolino rosso. Un momento tra padre e figlio come tanti ma che, dopo la morte del ragazzo, assunse un significato profondo.

 

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