Banca Fideuram compie 50 anni con un regalo ai neonati del Manzoni

L'istituto bancario ha donato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale il monitor che completa la termo culla mobile utilizzata nei trasporti in elioambulanza

Banca Fideuram compie 50 anni con un regalo  ai neonati del Manzoni
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Speciale strenna natalizia da Banca Fideuram al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale Manzoni di Lecco.

Il dono di Banca Fideuram per i suoi 50 anni

L'occasione del dono, in realtà, non è Natale ma uno storico  anniversario. Banca Fideuram  ha deciso di non celebrerare "con la solita cena" i cinquant'anni della propria attività. "Abbiamo invece voluto restituire al territorio qualcosa che fosse utile a tutti" ha spiegato Gianni Dall’Occo, responsabile della sede lariana dell'istituto bancario che conta 37 dipendenti.

I dipendenti della sede lecchese di Banca Fideuram

Un monitor per la termo culla mobile

Un dono utile e prezioso quale ad esempio un monitor di visualizzazione e registrazione dei parametri vitali collegato alla culla termica mobile che viene impiegata per trasportare i pazienti neonati nei centri ospedalieri dove possono ricevere la terapia intensiva più appropriata. Destinatario della speciale attrezzatura  il Dipartimento Materno Infantile dell'ospedale Manzoni -  in particolare la Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale.

Della donazione è stata ufficialmente data notizia quest'oggi. A far gli onori di casa, nel presidio di via dell'Eremo, il direttore generale dell'Asst Lecco. Il dottor Paolo Favini ha sottolineato come il regalo di Fideuram arrivi a coronare un importante riconoscimento da parte di Regione Lombardia alla terapia intensiva neonatale lecchese.

La partnership tra Asst Lecco e Areu

Dal 1 dicembre infatti il trasporto neonatale con eliambulanza può avvenire su tutto il territorio regionale, anche in quelle zone (in particolare di montagna) più difficili da raggiungere. Questo grazie alla partnership siglata tra Asst Lecco e Areu Lombardia. "Siamo partner unici, un riconoscimento che ci fa piacere, guadagnato in tanti anni di servizio su un vasto territorio, dal Lecchese, alla Brianza, Alla Valtellina alla Bergamasca" ha spiegato il dottor Roberto Bellù che dirige il reparto Materno Infantile del Manzoni. "Dodici anni fa eravamo stati pionieri anche del servizio in fascia notturna. Giustamente ora si è deciso che non aveva senso spezzare le competenze su più presidi. Meglio  centralizzare il servizio su di noi  che, come si dice, 'siamo vestiti nel modo giusto'  per salire su un elicottero. Intendendo per 'vestito' anche una certa mentalità. Ogni anno effettuiamo mediamente un'ottantina di trasporti, un terzo dei quali in elicottero. Siamo la terza terapia intensiva in Lombardia".

La realtà lecchese, come ha spiegato Bellù, ha una particolare vocazione a fare rete. "Il servizio di trasporto neonatale ha bisogno di essere in rete. Noi andiamo a recuperare i nostri piccoli pazienti non solo per portarli al Manzoni ma anche in altri ospedali dove possono ricevere la terapia più appropriata. Siamo un servizio  messo a disposizione del territorio".

Confidenza d'equipe

Il monitor  donato da Fideuram al dipartimento del dottor Bellù  è un complemento importante.  "Per operare al meglio occorre avere tutta l'attrezzatura e il personale predisposti. Occorre una grandissima  confidenza d'equipe ma anche con l'attrezzatura in dotazione. Questo monitor ci permette di completarla. La nostra termo culla mobile è ora, a tutti gli effetti, un altro posto letto di terapia intensiva neonatale".

Meno nascite ma più bambini con problemi

Terapia intensiva neonatale che in questi anni è diventata un presidio importante. "Nascono meno bambini, è vero - ha annotato il dottor Bellù - Ma anche più bambini con problemi, prematuri o con altre criticità. Per questo si cerca di accentrare i punti nascita, per avere riunite più competenze". Ma laddove occorre giocoforza spostarsi, ecco che interviene l'eliambulanza neonatale. "La strada giusta è creare reti, non rinchiudersi" ha chiosato Bellù.

La storia di mamma Lisa

Per la verità questo è il secondo regalo di fine anno che il dipartimento Materno Infantile del Manzoni riceve. Qualche settimana fa vi avevamo raccontato la bella storia  di Lisa Valsecchi, giovane neomamma di una bimba nata prematura all'ospedale di Lecco. Un'esperienza forte che le ha permesso  di conoscere un reparto di cui lei, così come molti altri, non sapeva nulla. Dopo aver vissuto sulla propria pelle una esperienza  così intensa, dopo aver toccato con mano quella che è  una vera e propria eccellenza della sanità lecchese, dopo aver visto tanti genitori sperare, soffrire, gioire o purtroppo anche disperarsi, Lisa si è rimboccata le maniche su più fronti.

Tra le altre iniziative, anche quella di partecipare ad una trasmissione radiofonica che metteva in palio la possibilità di veder  esaudito un desiderio. Il suo è stato quello di poter regalare all’ospedale di Lecco uno strumento digitale per la misurazione della bilirubina nei neonati.

 

 

 

 

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