Olimpiadi invernali 2026, la Valsassina: "Ci siamo anche noi"
Perché non sfruttare l'area sciistica più vicina in assoluto a Milano?
Oggi pomeriggio a Buenos Aires è attesa la ratifica delle candidature alle Olimpiadi invernali 2026 da parte del Cio, il Comitato olimpico internazionale. In ballo Milano-Cortina, Calgary (Canada) e Stoccolma (Svezia). Ma sul tandem tricolore s'inserisce ora anche la Valsassina lecchese, che non vuole stare a guardare.
Olimpiadi invernali 2026 in Valsassina: why not?
Le alture teatro dei primi storici Campionati italiani di sci alpino nel 1913 rivendicano un ruolo da protagonista per bocca di Carlo Signorelli, presidente della Comunità montana. Il messaggio è diretto all'ex canoista, già assessore allo Sport e oggi sottosegretario di Regione Lombardia, Antonio Rossi.
In soldoni: perché ipotizzare futuristici pieni di sviluppo attorno alla metropoli e invece non sfruttare l'area sciistica più vicina in assoluto a Milano? Il tutto, perché no, anche pensando a spazi per la preparazione degli atleti o iniziative collegate, se non puntando ai big events.
L’attesa per le Olimpiadi Milano-Cortina
“Incrociamo le dita e aspettiamo in fiduciosa attesa, speriamo vada tutto bene”, ha in ogni caso detto oggi Fontana. Dopo le polemiche con Torino e il “patto” di Milano con Cortina e Venezia, il presidente della Regione ha scrutato gli avversari che si troverà di fronte.
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