Sessantotto. Fu vera gloria? Se ne discute a Lecco
Importante convegno in programma il 3 ottobre alle 21 in Sala Don Ticozzi di via Ongania 4 a Lecco
“Sessantotto. Fu vera gloria?”. Quanto la voglia di cambiamento dei giovani di cinquant’anni fa, la ricerca di risposte ai desideri più profondi di ogni ragazzo, e di ogni uomo, hanno segnato la nostra storia, hanno davvero mutato la società e il costume? Queste sono solo alcune delle domande alle quali cercherà di dare una risposta la serata in programma il prossimo 3 ottobre alle 21 in Sala Don Ticozzi di via Ongania 4 a Lecco. Moderato da Gigi Riva, l’incontro del 3 ottobre gode del patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Lecco.
Sessantotto. Fu vera gloria?
E’ uno dei primi momenti pubblici di confronto su questa “ricorrenza”, nella nostra città, ma l’intenzione degli organizzatori non è tanto di proporre un bilancio accademico su quanto accaduto, quanto piuttosto di tentare di delineare quanto hanno pesato, nei decenni successivi, i sentimenti, le idee, le spinte di quello straordinario movimento che, pur in modi e tempi diversi, contagiò tutto il mondo. Il Sessantotto scosse un sistema - per usare un termine tanto caro a quella generazione - apparentemente forte e consolidato, innescando cambiamenti che probabilmente andarono ben oltre o comunque diversamente rispetto a quanto i giovani di allora invocavano e cercavano gridando lo slogan “Siamo realisti, chiediamo l’impossibile”.
Protagonisti a confronto
Sotto il titolo “Sessantotto. Fu vera gloria?”, e ricordando lo slogan del Maggio francese “Siamo realisti, chiediamo l’impossibile”, si confronteranno il professor Agostino Giovagnoli, docente di Storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano, che su questi temi ha recentemente pubblicato il libro “Sessantotto. La festa della contestazione”; Alfredo Marelli, in quegli anni attivo nelle Acli e nella Cisl, poi amministratore comunale e provinciale nelle fila del Partito democratico; infine Giancarlo Cesana, medico e docente all’Università Milano-Bicocca, protagonista e leader della presenza degli universitari di Comunione e liberazione negli atenei milanesi ed italiani.
Ieri e oggi, realtà a confronto
Tre personalità in grado di raccontare uno spaccato di vita straordinario come quello vissuto dalla società italiana a cavallo degli Anni Sessanta e Settanta, ma - forti della propria esperienza personale e dei propri studi - anche di individuare e verificare quanto oggi la nostra società sia stata permeata (nel bene e nel male) da quell’idea e da quel movimento che voleva cambiare il mondo, tra realismo e utopia. Dunque nessuna nostalgia e nessun reducismo nelle intenzioni degli organizzatori, che intendono piuttosto dare un contributo di giudizio sul mondo di oggi partendo dalle esperienze di cinquant’anni fa.
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