Arrestato per l'omicidio in Calabria: il lecchese non parla

Danilo Monti, in carcere a Monza, ha deciso di non rispondere alle domande durante l'interrogatorio.

Arrestato per l'omicidio in Calabria: il lecchese non parla
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Danilo Monti, il 27enne lecchese arrestato per l' omicidio di un macellaio, Francesco Rosso, avvenuto  in Calabria nel 2015, non parla e non fornisce nessuna spiegazione agli inquirenti.

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Omicidio: Monti non risponde durante l'interrogatorio

L'uomo, che è stato arrestato a Valmadrera lo scorso 21 settembre è stato interrogato nei giorni scorsi nella casa circondariale di Monza.  Monti si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte alle domande del  dal Gip del Tribunale di Monza, Cristina Di Censo. Il 27enne è assistito dagli avvocati Luigi Falcone e Giuseppe Bubbo. Stessa scelta per gli altri arrestati. Si tratta di  Gregorio Procopio di 56 anni, Antonio Procopio di 31 anni e Vincenzo Sculco di 30 anni tutti di Botricello, che si trovano in carcere a Catanzaro

Le indagini degli inquirenti

Antonio e Gregorio Procopio sarebbero stati inchiodati dal sistema di videosorveglianza mentre eseguivano sopralluoghi nei giorni immediatamente precedenti all'agguato mentre Vincenzo Sculco avrebbe fatto da cerniera di collegamento tra i due e il lecchese  Monti  anni, originario di Cerva ma residente a Valmadrera, e ritenuto dagli investigatori l'esecutore materiale dell'omicidio. Sculco, secondo la ricostruzione dei carabinieri che hanno condotto le indagini, avrebbe coordinato e veicolato lo scambio di informazioni in occasione di alcuni pedinamenti.

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