I giorni della metalmeccanica, Confindustria Lecco Sondrio punta sulla formazione

Le richieste: incentivare la crescita delle figure più richieste e investire in innovazione.

I giorni della metalmeccanica, Confindustria Lecco Sondrio punta sulla formazione
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Si è svolta oggi a Roma la presentazione dei risultati dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica, giunta alla sua 147a edizione. Una presentazione che, ogni tre mesi, vede protagonisti anche i territori per consolidare la consapevolezza del valore prodotto dalla nostra industria e dei valori diffusi dalle imprese.

Metalmeccanica: fase moderatamente espansiva

I dati relativi all’andamento del comparto metalmeccanico, presentati dal Centro studi di Federmeccanica, vedono, a livello nazionale, il proseguimento di una fase moderatamente espansiva per il settore metalmeccanico ma, al tempo stesso, le previsioni sono all’insegna di un rallentamento. “Anche i dati del nostro Osservatorio sul primo semestre 2018 tracciano, in linea generale per il territorio, un quadro con risultati positivi, anche se il ritmo di crescita è inferiore rispetto ai livelli della seconda metà del 2017 – commenta il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva – Se il sentiment degli imprenditori resta buono, non mancano nel mondo produttivo le preoccupazioni legate allo scenario internazionale ma anche a quello nazionale, con grandi attese soprattutto per la Legge di Stabilità, che sarà un banco di prova dell’attenzione che il Governo deciderà di assegnare all’industria. Condividiamo appieno il messaggio lanciato oggi da Federmeccanica: solo se si punterà di più sulle imprese ci potranno essere più lavoro, benessere e sviluppo”.

Occorre puntare sulle imprese

“Puntare sulle imprese – evidenzia il presidente della Categoria Merceologica Metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio, Antonio Bartesaghi – significa mettere a punto politiche per sostenere gli investimenti in innovazione, promuovere un mercato del lavoro flessibile, che per noi non è sinonimo di precario, e dove sia incentivato il collegamento tra salari e produttività, promuovere un sistema educativo
che colloqui con le imprese e sia in grado di sostenere il fabbisogno di risorse umane, significa ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività”.

A Sondrio e Lecco si cerca qualità

“Anche sul territorio c’è una domanda di lavoro di qualità, ma manca una giusta e corrispondente offerta – evidenzia ancora Antonio Bartesaghi – La risposta più importante sta nella formazione e nei rapporti fra mondo del lavoro e della scuola, attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro, ma non solo. Su questo stiamo molto insistendo sia con l’adesione ai progetti di Federmeccanica, che abbiamo portato anche nelle nostre province, sia con il sostegno all’ITS per la meccatronica con sede a Lecco, che a breve inaugurerà la seconda annualità dopo che la prima ha riscosso soddisfazione su tutti i fronti coinvolti”.

Incentivare le competenze più richieste

“Siamo fermamente convinti, e oggi lo vogliamo ancora una volta sottolineare – evidenzia Lorenzo Riva – che vadano incentivate tutte le iniziative volte a creare quelle competenze che sono richieste in particolare dall’evoluzione tecnologica, per fare crescere le persone insieme alle aziende. Questo si può ottenere solo con le adeguate politiche formative, strategiche in particolare per il settore metalmeccanico che occupa un ruolo centrale, non solo sul territorio ma anche nel Paese, e che deve recuperare livelli di produttività per essere sempre più competitivo nel confronto con i nostri principali concorrenti. Stimolare la sua crescita, continuare sulla strada delle riforme, guardare verso Industria 4.0, sostenere l’innovazione devono essere le priorità dell’agenda politica, per lo sviluppo delle imprese, del sistema produttivo ed in particolare del metalmeccanico e del Paese”.

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