Adotta un globulo rosso contro il tumore del sangue

Studio antibufala su chemioterapia e digiuno e scoperto anche un enzima legato alle metastasi.

Adotta un globulo rosso contro il tumore del sangue
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Adotta un globulo rosso: la ricerca è condotta da Elisa Rumi, ematologa del San Matteo e professoressa associata dell’Ateneo pavese. Ma dalla città del Ponte coperto sul Ticino sono davvero tante le eccellenze regionali sul fronte della salute e della ricerca, che cogliamo l’occasione per raccontarvi.

Adotta un globulo rosso

A Pavia parte una ricerca importante nell’ambito di particolari tumori del sangue detti “neoplasie mieloproliferative”.

E per centrare l’obiettivo c’è un progetto di crowdfunding dell’Università di Pavia lanciato da Elisa Rumi, ematologa del San Matteo e professoressa associata dell’Ateneo pavese.

Il progetto che ha per titolo “Adotta un globulo rosso”, ha lo scopo di caratterizzare l’impatto delle tre mutazioni principali sul quadro clinico della malattia, sostanzialmente sulla prognosi del paziente affetto dalla malattia, nonché sulle sue aspettative di vita e sul rischio di trombosi a cui può andare incontro.

Per saperne di più sulla la ricerca e per sapere come sostenerla economicamente basta andare sul sito www.universitiamo.eu.

Chemioterapia e digiuno studio “anti business e anti bufala”

E poi un altro successo targato ospedale San Matteo: l’eccellenza clinica mette a segno uno studio interessante condotto da Riccardo Caccialanza e Paolo Pedrazzoli, direttori rispettivamente della Nutrizione Clinica e dell’Oncologia.

Sempre più spesso si parla di digiuno come misura per aumentare l’effetto della chemioterapia e ridurre i suoi potenziali effetti collaterali. Non solo sulle pagine patinate di riviste di costume o con finalità divulgativa, ma anche sui social network e in rete, alimentando messaggi ambigui o fuorvianti. Sono anche in vendita on-line kit che, semplicemente per digiunare, costano ai pazienti circa 350 dollari alla settimana.

I dati clinici sull’efficacia del digiuno preterapia, sulla restrizione calorica preventiva o sulle diete periodiche con micronutrienti che simulano il digiuno, sono oggi scarsissimi e si limitano a studi pilota o serie aneddotiche.

LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’ SULLO STUDIO COMPLETO DEI RICERCATORI

I ricercatori dell’Università di Pavia hanno da ultimo svelato la struttura tridimensionale di LH3, un enzima coinvolto in gravi malattie genetiche del collagene quali l’osteogenesi imperfetta, e le sindromi di Elhers-Danlos e Bruck e nella progressione e formazione di metastasi in diversi tipi di tumore.

La ricerca, condotta nel laboratorio di Biologia Strutturale Armenise-Harvard dell’Università di Pavia sotto la guida dal Prof. Federico Forneris, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”.

Abbiamo concentrato i nostri sforzi sul funzionamento di questo enzima, portando a casa un risultato molto importante che chiarisce i meccanismi alla base di diverse malattie genetiche rare.

ECCO PIU’ NEL DETTAGLIO COSA HA SCOPERTO IL TEAM PAVESE

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