Hai voglia a dire che la mafia è solo al Sud... Gli affari bergamaschi delle cosche
Estorsioni, usura, narcotraffico: qualche dato sulle mafie in Bergamasca.
Hai voglia a dire che la mafia sta solo al Sud. I dati dell’Osservatorio sulle mafie in Lombardia, pubblicato nelle scorse settimane, tracciano un panorama decisamente inquietante dell’attività delle cosche, anche nella Bassa. Sono diversi i centri che compaiono nello studio, Treviglio e Romano di Lombardia in particolar modo tengono bene il passo anche rispetto a Zingonia. Ecco qualche numero che rende l’idea. In edicola sul Giornale di Treviglio, due pagine di speciale sul tema.
6,851 tonnellate
E’ l’hashish sequestrato in provincia di Bergamo dal 2006 al 2017. E’ la fetta più grande delle circa 9 tonnellate di droga sequestrate in totale, comprendenti anche marijuana (1,1 tonnellate), cocaina (462 kg), eroina (77,9 kg, di cui 46 in un solo anno, il 2008) e droghe sintetiche.
755 estorsioni
Le denunce registrate in provincia di Bergamo seguono un trend in leggero aumento: il picco è arrivato nel 2013 con 128 denunce, più di una ogni tre giorni. Nel 2016 sono state 116, mentre prima del 2012 la media era sotto i cento casi all’anno.
110 incendi dolosi
Solo nel 2016, i danneggiamenti seguiti da incendi in Bergamasca sono stati davvero. Ma il picco si registrò nel 2011, con 176 casi. Un dato decisamente preoccupante che richiama alla luce tra l’altro le serie più recenti a Romano, e Zingonia. Questa invece la situazione nel Cremasco.