La vita dopo il coma: un lecchese racconta la sua rinascita
Arturo Croci. "In coma, per me, c’è stata la “dilatazione del tempo” e ho vissuto una intera nuova vita, che ho iniziato a descrivere nell’Ospedale di Bellano nel 2006, dove ho passato 6 mesi su una sedia a rotelle".
La vita dopo il coma: un lecchese racconta la sua rinascita in un libro. La malattia, la sofferenza, il buio, la riabilitazione poi il ritorno alla vita. C'è tutto in "Coma. La vita in latro tempo" l'autobiografia scritta da Arturo Croci, uno dei più più importanti esperti botanici italiani che vive tra Calco e Mocomero di Vernasca .
La vita dopo il coma
Il volume, che uscirà il prossimo settembre, racconta la vicenda di Croci, colpito da aneurisma all’arco aortico con disseccamento dell’aorta, una patologia cardiovascolare estremamente grave che ha seriamente rischiato di ucciderlo. A lungo Croci è rimasto in quel limbo sospeso, che ben racconta nelle pagine del suo libro. Una esperienza di non vita e di non morte. Un mistero per molti che Croci ha avuto la forza di raccontare.
Galleggiare nel nero
"Il libro racconta la vita che ho vissuto in coma nel reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dal 15 dicembre 2005 al 9 gennaio 2006. Ero stato ricoverato a causa di un aneurisma all’arco aortico con disseccamento dell’aorta" spiega. "A quei tempi sono stato uno dei pochissimi sopravvissuti. Non ho visto luci e tunnel luminosi, sono semplicemente scivolato nel nero ... e, dopo una vita intera, sono ritornato, galleggiando nel nero.
La riabilitazione a Bellano
"In coma, per me, c’è stata la “dilatazione del tempo” e ho vissuto una intera nuova vita, che ho iniziato a descrivere nell’Ospedale di Bellano nel 2006, dove ho passato 6 mesi su una sedia a rotelle per riprendermi dall’ischemia alla parte sinistra e reimparare a camminare" racconta il "sopravvissuto". "Ho ripreso a scrivere a Ban Kamala, in Thailandia e il 18 marzo ho completato la stesura. Nel libro racconto anche fatti già vissuti in questa vita e rivissuti in coma, e tanti altri che appartengono a “un altro tempo”. Ho rispettato la sequenza temporale della vita in coma anche se non sempre corrisponde con quella di questa esistenza".
L'amore per la vita
" Naturalmente si potrebbe trovare una risposta “logica” a tutto questo ma comunque, alla fine, ho molti dubbi e in tutta onestà non so quale delle due vite sia vera e quella falsa, o se sono vere o false entrambe" aggiunge Croci. "In seguito si sono verificate alcune casualità che mi sconvolgono ma continuo a vivere ... Il filo conduttore: l’amore per una donna e per la vita.Tante persone mi hanno aiutato, soffiando vita nella mia vita e a tutte loro va il mio grazie".