Tragedia Pollino, trentenne della Martesana tra i feriti
E' ricoverato a Castrovillari. Non sarebbe in pericolo di vita.
Tragedia Pollino, c’è anche un trentenne della Martesana tra le persone ferite. Risiede a Bussero ed è in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita.
Tragedia Pollino, ferito un busserese
Si tratta di Francesco S., 33 anni, nato a Melzo e residente a Bussero. Probabilmente, come tutte le persone coinvolte, si trovava in quelle zone per trascorrere qualche giorno di vacanza. Ora è ricoverato a Castrovillari, nel Cosentino.
60 #vigilidelfuoco impegnati nelle ricerche sul torrente #Raganello a #Civita(CS). In corso ricognizioni aeree #dragovf e perlustrazione a terra e nelle vasche d’acqua di specialisti speleo, sommozzatori e acquatici. Coordinamento da parte del comando avanzato insediato sul posto pic.twitter.com/cKx5NQ3I7b
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 21 agosto 2018
Dieci le vittime
Il numero ufficiale di vittime è nel frattempo salito a dieci. Sono invece 33 le persone tratte in salvo dai soccorritori. Questa mattina sono stati ritrovati tre ragazzi pugliesi dispersi. A disposizione dei familiari il numero verde della Protezione civile (800 840 840), e la linea disposta dalla Prefettura (0984 8980651).
Le Gole del Raganello
Le Gole del Raganello costituiscono un canyon, lungo circa 17 chilometri, che si diparte dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere un’area attigua all’abitato di Civita, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta che si mantiene tale fino alla foce. Il canyon del Raganello viene distinto dagli esperti in due parti: le Gole alte e le Gole basse. Nelle Gole alte la conformazione del torrente è molto accidentata, ma di grande interesse naturalistico ed escursionistico. Il canyon è costituito da due imponenti pareti rocciose: la Timpa di Porace-Cassano e la Timpa di San Lorenzo (1652 m). Esse sovrastano il torrente per un’altezza di circa 600-700 metri. Nelle Gole basse il percorso è simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere, data la maggiore quantità d’acqua del bacino e la presenza di punti maggiormente scoscesi e accidentati: la Forra d’Ilice, la Conca degli Oleandri, la Tetra Fenditura, la Frana Ciclopica.
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