La replica del sindaco Brivio a Qui Lecco Libera sull'inchiesta Metastasi

"Qui Lecco Libera legge sempre oltre i verdetti".

La replica del sindaco Brivio a Qui Lecco Libera sull'inchiesta Metastasi
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Arriva la replica del sindaco Brivio a ciò che Qui Lecco Libera aveva dichiarato qualche giorno fa in merito all'inchiesta Metastasi.

La replica del sindaco Brivio

"Qui Lecco Libera non dice nulla di nuovo: loro vanno sempre ben oltre quanto scritto nelle sentenze". Il sindaco Brivio non si scompone. "I fatti sono già stati acclarati in tutti i gradi di giudizio eppure Qui Lecco Libera continua a sostituirsi ai giudici, accusa e pronuncia verdetti. Una situazione paradossale".

Il commento di Qui Lecco Libera

Qui Lecco Libera è tornata a commentare l’inchiesta Metastasi. Lo ha fatto dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza con la quale i giudici della seconda sezione della Cassazione hanno confermato le pene comminate in secondo grado agli imputati del processo scaturito a seguito dell’ormai famigerata inchiesta sul Pratone di Parè di Valmadrera. In particolare l’associazione si è soffermata su un aspetto: il ruolo rivestito nella vicenda dal sindaco di Lecco Virginio Brivio.

Motivazione della sentenza della Cassazione

Nelle 29 pagine delle motivazioni della sentenza della Cassazione si parla una sola volta del sindaco Brivio e cioè quando si accenna al fatto che i legali dell'ex primo cittadino valmadrerese Marco Rusconi hanno sollevato l'obiezione che a suggerire la sostituzione di Saverio Lilliu (gravato da un precedente penale) come socio della Lido di Parè, sia stato Ernesto Palermo e non lo stesso Rusconi. Un fatto, secondo gli Ermellini, che "è smentito dalla conversazione nella quale Rusconi confida a Brivio che era stato lui a proporre la sostituzione di Lilliu". Anche durante un colloquio con la moglie, Rusconi afferma "questi potrebbero tirar fuori il fato che il passaggio societario glielo abbiamo indicato noi".

Il sindaco è stanco di queste continue accuse

"E' facile puntare il dito e accusare. Sette anni fa non potevo immaginare che dietro l'operazione del Pratone c'era la famiglia Trovato. Il mio presunto coinvolgimento è stato estrapolato da un'affermazione di Palermo, definito dagli stessi giudici un millantatore", ha concluso il sindaco Brivio.

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