Dentopoli condannata funzionaria meratese
La Corte dei Conti ha chiesto 250mila euro di risarcimento per i danni procurati all'Azienda ospedaliera di Vimercate
Dentopoli, prime condanne da parte delle Corte dei Conti. Tre funzionarie dell'Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate sono state chiamate a risarcire lo stesso ente dei danni arrecati con l'assegnazione di appalti milionari alla Servicedent di Maria Paola Canegrati. La meratese Cristina Clementi e l'albiatese Anna Maria Gorini - la prima responsabile del procedimento, la seconda dell'esecuzione dell'appalto - dovranno pagare 250mila euro, mentre Patrizia Pedrotti (la direttrice amministrativa) dovrà rispondere per 20mila euro.
Cristina Clementi
Patrizia Pedrotti
Anna Maria Gorini
Un anno e mezzo fa lo scandalo di Dentopoli
Il provvedimento è giunto al termine del procedimento contabile per presunto danno erariale avviato dalla Procura regionale a seguito dell'inchiesta denominata "Smile". L'ennesimo scandalo che aveva scombussolato la sanità lombarda era esploso alla fine di febbraio 2016. Ventuno le persone raggiunte da misura cautelare, fra i quali anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo Fabio Rizzi, il "padre" della riforma sanitaria. Quest'ultimo ha poi patteggiato una condanna a due anni e sei mesi di reclusione. Al centro delle indagini condotte dalla Procura di Monza le tangenti versate dall'imprenditrice monzese Canegrati per far ottenere alla sua società, la Servicedent, la gestione dei servizi odontoiatrici dell'Ao vimercatese. Il processo penale che vede imputata la "zarina dell'odontoiatria lombarda" è in corso.
Secondo i giudici contabili l'aggiudicazione dell'appalto avvenuta nel 2009, sarebbe stata pilotata. Diverse le irregolarità attraverso le quali la società di Canegrati risultò l'unica in gara. Tre le funzionarie ritenute a diverso titolo responsabili del conseguente danno erariale subito dall'azienda ospedaliera, appunto Cristina Clementi, Anna Maria Gorini e Patrizia Pedrotti.