“Bookclub Volante” con protagonista “Villa Ventosa” di Anne Fine e, per la chiusura di giugno, la presentazione del reportage “Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza”. Sono questi gli ultimi due appuntamenti di giugno alla Libreria Volante di Lecco.
Giugno ricco di eventi
Si avvia alla chiusura il giugno della Libreria Volante: un mese in cui il negozio di via Bovara, a Lecco, ha visto susseguirsi numerosissimi eventi e ha ospitato, tra gli altri, scrittori del calibro di Roberto Alajmo, Giampaolo Simi, Alice Basso e Matteo B. Bianchi. Sono stati archiviati anche gli appuntamenti con la notte bianca “Letti di notte”, la presentazione del volume “Separarsi bene con la pratica collaborativa” e i gruppi di lettura per ragazzi.
“Bookclub Volante”
Mercoledì 27, a partire dalle 21, i partecipanti del gruppo di lettura si scambieranno impressioni e riflessioni intorno al già citato romanzo di Anne Fine: un libro, “Villa Ventosa”, apparso per la prima volta nel 1994, protagonista di numerose ristampe e che, nel perfetto stile della scrittrice inglese, racconta i legami familiari, soprattutto nei loro aspetti sordidi e inconfessabili.
L’ultimo appuntamento
Infine giovedì 28 alle 21 è in programma l’attesa presentazione del reportage “Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza”, interessante progetto realizzato da Ctrl Magazine grazie a una campagna di crowdfunding. Il volume è il risultato di un viaggio dal Salento al Monte Rosa, alla scoperta di quei luoghi d’Italia in cui la lingua madre non è l’italiano: cinque reportage firmati da altrettanti diversi autori (Franco Arminio, Viola Bonaldi, Nicola Feninno, Valerio Millefoglie e Mirco Roncoroni), uniti a un’ampia sezione fotografica a cura di Emanuela Colombo. Durante l’incontro a Lecco sarà presente l’intera redazione di Ctrl.
«Abbiamo incontrato – spiegano gli stessi autori – gli ultimi parlanti della lingua walser, nelle alte valli del Piemonte. Gli occitani, nel torinese e nel cuneese: la loro lingua è quella degli antichi trovatori. Siamo sbarcati sull’isola di San Pietro, nel sud della Sardegna, dove si parla il tabarchino. Siamo stati in Basilicata, nei territori degli arbëreshë, i discendenti delle popolazioni che nel XV secolo emigrarono in Italia dall’Albania. E nei piccoli paesi della Puglia dove sopravvive ancora oggi il grico: una lingua che, forse, resiste fin dai tempi delle antiche colonie della Magna Grecia o che, forse, è stata esportata nel Medioevo dall’Impero Bizantino».