Il sindaco di Lecco critica i colleghi che hanno rimosso la foto del Presidente Mattarella

"Non è un gioco il comportamento del presidente Sergio Mattarella, perché proprio nei momenti più complessi occorre avere i nervi saldi"

Il sindaco di Lecco critica i colleghi che hanno rimosso la foto del Presidente Mattarella
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Il sindaco di Lecco critica i colleghi che hanno rimosso la foto del Presidente Mattarella. Lo fa in un lungo intervento, che pubblichiamo integralmente, in vista della Festa della Reibblica

Il compleanno della Costituzione

Domani, venerdì 1° giugno Piazza Garibaldi profumerà di gioventù: alle 17.00 consegneremo ai neodiciottenni la Carta costituzionale e un francobollo originale del 1948, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione. Credo che a nessuno sfugga, quale che sia il suo orientamento politico e persino l’umore di questi giorni, il valore di riaffermare i principi fondanti della nostra Repubblica. Davvero questa volta la retorica lascia il passo all’attualità. Mi rendo conto che si fatichi a svincolare dalle “vicende romane”, ma dobbiamo fare lo sforzo di rinverdire l’impianto giuridico, sociale ed economico di quel documento che resta la rotta, specie nei suoi articoli di indirizzo generale, per i navigatori di oggi e di domani. A me offende, e lo dico senza timore, quell’esercizio spregiudicato che porta troppe persone, anche con cariche istituzionali presenti e future a piegare le regole a proprio uso e consumo. E magari a rivoltarle come un calzino nella spazio di un mattino.

Dolore per la rimozione delle foto del Presidente Mattarella

Come presidente dei sindaci lombardi e con quello spirito di tolleranza che penso mi caratterizzi ho guardato con dispiacere quel gesto, figlio certamente di una reazione emotiva, di togliere il ritratto del Presidente della Repubblica dagli uffici comunali. Non è un gioco il comportamento del presidente Sergio Mattarella, perché proprio nei momenti più complessi occorre avere i nervi saldi e non confondere le tattiche minute dei partiti con le strategie e gli orizzonti di una nazione democratica ed europea.

Luci e ombre di questa stagione

Il mondo è insieme più grande e più piccolo di quello che pensiamo e non c’è dubbio che le dinamiche internazionali intersechino quelle dei singoli Paesi. Non c’è solo il mercato globale dei prodotti, perché c’è da difendere con i denti e con la Costituzione quei territori di libertà individuale e collettiva che in molti Paesi sono ancora negati. Il paesaggio politico nazionale è comprensibilmente movimentato, anzi è più corretto dire agitato , ma al di là delle più o meno discutibili manifestazioni di piazza credo sia fondamentale stringerci intorno alle Istituzioni democratiche e repubblicane perché quel 1948 non resti una data segnata sui libri di storia da imparare a scuola, ma un passaggio epocale della vita del nostro Paese, degli uomini e delle donne che da lì presero il via per una prima emancipazione, degli anziani testimoni di quel tempo e dei giovani ai quali abbiamo il dovere di consegnare intatto il testimone. Senza pregiudizi né rigidità ideologiche, consapevoli che si può cambiare anche aspirazioni, ma con la convinzione che la libertà è il bene più prezioso e che il giorno ideale per consacrarlo a valore irrinunciabile è proprio il 2 giugno, al di là delle luci e delle ombre di questa complicata stagione.

La cerimonia di sabato

A questo proposito vi invito a prendere parte alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Lecco sabato 2 giugno: alle 10.00 sul Lungo Lario Isonzo avrà luogo l’alzabandiera. A seguire, alle 11.00 presso la Sala Don Ticozzi (via Ongania 4) si terrà la cerimonia istituzionale durante la quale verranno consegnate le medaglie d’onore e i diplomi di onoreficenza dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. L’accompagnamento musicale sarà eseguito dal Corpo musicale Alessandro Manzoni Città di Lecco. Io sarò a Roma con altri sindaci della  Lombardia e di tutta Italia su invito del presidente della Repubblica.

 

Viva la Repubblica, viva la Costituzione!

Virginio Brivio

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