Salta il Governo Lega M5S: LE REAZIONI DEI POLITICI LECCHESI
Una valanga di post. Tra rabbia e incredulità, stupore, sostegno e anche una buona dose di ironia, i politici lecchesi tra ieri sera e questa mattina hanno deciso di postare in rete i loro pensieri circa la morte, prima ancora della sua nascita, del Governo Lega M5S.
Una valanga di post. Tra rabbia e incredulità, stupore, sostegno e anche una buona dose di ironia, i politici lecchesi tra ieri sera e questa mattina hanno deciso di postare in rete (ormai sembra un obbligo) i loro pensieri circa la morte, prima ancora della sua nascita, del Governo Lega M5S.
Niente Governo Lega M5S: le reazioni a Lecco
La decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di dire no a Paolo Savona come possibile Ministro all'economia nel governo gialloverde e la scelta dei leader dei due partiti di insistere invece su quel nome ha fatto "saltare il banco". I politici lecchesi hanno interpretato, con molte e diverse chiavi di lettura, la situazione. Ve ne proponiamo alcune.
Impazzano i video di Giorgia Meloni per Zamperini e Butti
L'onorevole Alessandro Butti ha deciso di postare un video del segretario del suo Partito, Giorgia Meloni, corredandolo con questo laconico commento "Io penso, da italiano, che il presidente MATTARELLA, questa volta, l’abbia fatta grossa...". Anche il coordinatore Provinciale di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini ha diffuso il video della Meloni e ha aggiunto "Mi dispiace, ma stiamo assistendo ad un attacco intollerabile alla nostra democrazia da parte di coloro che dovrebbero difenderla... In Italia non ci facciamo imporre ministri da governi stranieri. Oggi più che mai, occorre difendere la nostra identità, la nostra libertà e la nostra sovranità nazionale!"
Filippo Boscagli: "#Mattarella rischia di far rimpiangere addirittura Re Giorgio. Speriamo che nella nostra storia politica non sia paragonabile, per capacità intuito e adeguatezza, al Ventura di quella del calcio"
Sindaco sceriffo Furioso
Duro, durissimo il sindaco leghista di Pescate Dante de Capitani che si è espresso a suon di... slogan
Leghisti sul piede di guerra
Ha affidato il suo pensiero ad una immagine eloquente il senatore del Carroccio Paolo Arrigoni
Parla addirittura di attentato alla Costituzione il deputato della Lega e sindaco di Oggiono Roberto Poalo Ferrari
Ribadisce il proprio appoggio e la propria fiducia incondizionata nel leader del Carroccio il consigliere regionale della Lega Flavio Nogara
L'ironia di Piazza e la battuta di Riva
La butta sull'ironia il consigliere di Forza Italia Mauro Piazza che h scritto: "Vabbè non sarà una buona notizia. Vabbè Mattarella che esorbita. Vabbè che Savona non è mica poi così male. Però aver evitato Bonafede alla giustizia mi pare che basti per rallegrare chi, ancora, crede in uno stato di diritto".
Nel condividere un video del suo leader Luigi di Maio il consigliere comunale lecchese pentastellato Massimo Riva si è definito sotto shock. Ma anche lui non ha evitato una battuta: "Vorrei chiarirmi nei confronti dei tanti amici che mi accusano dei essere antitedesco. Amo talmente la Germania che vorrei averne ancora due".
"La finanza non può prevalere sulla democrazia! Lo ha scritto in rete il deputato pentastellato Giovanni Currò, eletto nel collegio plurinominale Lombardia 2 condividendo il video del capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi di Maio.
Sostegno a Mattarella
Ecco il commento del consigliere regionale dem Raffaele Straniero: "Pertini disse no a Cossiga su Darida alla Difesa (1979); Scalfaro a Berlusconi su Previti alla Giustizia (1994); Ciampi a Berlusconi su Maroni alla Giustizia (2001); Napolitano a Renzi su Gratteri alla Giustizia (2014). L'articolo 92 della Costituzione sancisce il diritto del Presidente della Repubblica a chiedere al Presidente del Consiglio incaricato di sottoporgli una proposta diversa se ce n'è una che non lo convince. Bullizzare il Capo dello Stato ignorando l'articolo 92 è una prepotenza inaccettabile e incostituzionale: #iostoconMattarella".Dario Parrini"
E' riapparsa politicamente in rete anche l'ex deputata dem Veronica Tentori: " È dal 7 marzo che non scrivo commenti sulla situazione politica italiana perchè per rispetto avevo bisogno di far sedimentare sensazioni e riflettere con lucidità. Stasera però non posso e non voglio tacere: condanno senza se e senza ma le reazioni irresponsabili di quegli esponenti politici che parlano a vanvera di impeachment e aizzano le folle per mettere a rischio le istituzioni democratiche, attaccando il Presidente della Repubblica per aver esercitato le proprie prerogative costituzionali. Sono preoccupata per la tenuta sociale e democratica dell'Italia, ma ho fiducia nel suo popolo, lo stesso che ha alzato la testa contro l'orrore del regime e lottato per la conquista dei valori sanciti dalla nostra Costituzione".
Anghileri non sta con nessuno
Una sola domanda per i consigliere comunale di Con la sinistra Cambia Lecco Alberto Anghileri
Che ha poi aggiunto "Io non ci sto. Non sto con i razzisti e i neo-fascisti che accusano Mattarella di alto tradimento, mentre ogni giorno tradiscono la Costituzione con le loro parole e i loro programmi fondati sulla diseguaglianza e l’ingiustizia. E non sto con la scelta di Mattarella, che ha usato - come la Costituzione prevede - le sue prerogative, non per porre il veto contro i razzisti al Ministero degli Interni, ma per assecondare la forza dei mercati. Se lo scontro nella prossima campagna dovesse essere di questa natura allora la nostra fragile democrazia sarà davvero in pericolo".
“Difendiamo il Quirinale e la Costituzione”
Il segretario regionale Pd Alessandro Alfieri dopo i duri attacchi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il veto su Paolo Savona che ha chiuso la porta a un Governo Lega-M5S. Dopo le forti critiche di Matteo Salvini e le richieste di impeachment lanciate ieri da Giorgia Meloni e valutate dai 5 Stelle, il Pd si mette a difesa della figura del Capo dello Stato. Così interviene infatti il segretario regionale “dem” Alessandro Alfieri in una nota stampa. “Il momento politico che sta attraversando il nostro Paese è delicatissimo. Dopo le gravi parole di ieri di Lega e M5S rivolte a Sergio Mattarella è fondamentale difendere il Quirinale e la Costituzione. Le conseguenze più gravi dell’irresponsabilità di Salvini e Di Maio rischiano di subirle gli italiani con mutui per le famiglie più cari e accesso al credito per le piccole imprese più difficile”.
“In Europa da protagonisti e controllo del debito”
Continua Alfieri: “Per questo, come ribadito anche questa mattina dagli imprenditori all’assemblea di Confindustria Varese, stare in Europa da protagonisti, garantire stabilità al Paese e controllare il nostro debito è la premessa per promuovere la crescita dei nostri territori. Questo significa pensare al futuro dell’Italia e dei cittadini. Quello a cui abbiamo assistito in queste settimane, e soprattutto nelle ultime ore, è invece un tentativo di far precipitare il Paese nella confusione per un becero calcolo elettorale”.