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Niente VIA per la centrale del Caleotto: Regione Lombardia conferma l’esclusione dopo i nuovi approfondimenti

Regione Lombardia ha stabilito che la centrale del Caleotto, legata al progetto di teleriscaldamento in via Arlenico a Lecco, non necessita della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Niente VIA per la centrale del Caleotto: Regione Lombardia conferma l’esclusione dopo i nuovi approfondimenti

Niente Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la centrale del Caleotto di Lecco legata al progetto di teleriscaldamento. Lo ha stabilito Regione Lombardia, mettendo fine a una vicenda che teneva banco da mesi. La decisione è stata comunicata oggi, martedì 23 dicembre 2025, da Acinque Energy Greenway.

È la stessa società a ricostruire, in una nota stringata, l’esito dell’iter: «Oggi la Regione si è pronunciata in merito alla procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di realizzazione di un polo di produzione di energia in via Arlenico di Lecco, asservito alla rete di teleriscaldamento (centrale del Caleotto), dopo gli ulteriori approfondimenti tecnici, con riesame complessivo e puntuale della documentazione del consulente Tecno Habitat, prodotti da Acinque Energy Greenway. È stata confermata l’esclusione dalla procedura di VIA».

Niente VIA per la centrale del Caleotto: Regione Lombardia conferma l’esclusione dopo i nuovi approfondimenti

La “svolta” arriva al termine di un percorso complesso, riaperto dopo le analisi tecniche condotte dall’ingegner Giacomo Mainetti, su iniziativa dei consiglieri comunali Lorella Cesana e Corrado Valsecchi. Le verifiche avevano preso in esame la relazione presentata a marzo 2024 da Tecnohabitat alla Conferenza dei Servizi Provinciale e alla stessa Regione Lombardia, evidenziando come la riduzione delle emissioni indicata inizialmente – pari al 99% rispetto alla situazione attuale – non fosse tecnicamente sostenibile.

Un punto chiarito anche recentemente da ARPA, intervenuta durante la Commissione consiliare dell’11 dicembre scorso. In quella sede l’Agenzia ha riconosciuto la presenza di un errore nella prima relazione di Tecnohabitat e, dopo aver rifatto i calcoli, ha precisato che la centrale del Caleotto produrrà una riduzione delle emissioni pari al 49% per gli ossidi di azoto e al 35% per il monossido di carbonio rispetto alla situazione attuale.

La Valutazione di Impatto Ambientale, prevista dal D.Lgs. 152/06, è una procedura tecnico-amministrativa preventiva finalizzata a valutare gli effetti di un progetto sull’ambiente, sulla salute e sul benessere umano, con l’obiettivo di minimizzarne gli impatti negativi. Nonostante le criticità emerse e il ridimensionamento dei benefici ambientali inizialmente annunciati, Regione Lombardia, quale autorità competente in ultima istanza, ha dunque confermato che per l’impianto di teleriscaldamento del Caleotto la procedura di VIA non è necessaria.

Il confronto politico, però, è tutt’altro che chiuso. Proprio questa sera, infatti, il Consiglio comunale di Lecco sarà chiamato a esprimersi sulla delibera proposta da Lorella Cesana e Corrado Valsecchi che chiede l’annullamento dell’efficacia esecutiva della deliberazione consiliare del 29 settembre 2025, relativa alla variante urbanistica per la realizzazione della centrale cogenerativa al polo Caleotto.

Un passaggio decisivo che potrebbe riaccendere il dibattito istituzionale su un progetto destinato a continuare a far discutere per le sue ricadute ambientali e urbanistiche sulla città. Anche perchè, lo ricordiamo, toccherà alla Provincia di Lecco emettere l’Autorizzazione Unica Ambientale.