Regione Lombardia ha destinato 4,5 milioni di euro al recupero e alla valorizzazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, con l’obiettivo di restituirli alle comunità per finalità sociali e istituzionali. La delibera, approvata dalla Giunta regionale lo scorso 9 dicembre, sostiene i progetti presentati dagli enti locali, offrendo ai Comuni lombardi un sostegno concreto nella gestione di beni difficili ma strategici.
Lecco trasforma i beni confiscati in presìdi di legalità: Regione Lombardia stanzia 4,5 milioni per la rinascita sociale
In provincia di Lecco, i beni confiscati ammontano a 39 immobili, distribuiti tra diversi comuni: 9 a Lecco, 5 a Olginate, 4 ad Airuno, 4 a Galbiate, 1 a Ballabio, 6 a Colico, 3 a Osnago, 1 a Valmadrera, 5 a Costa Masnaga e 1 a Cesana Brianza. Questi spazi, una volta simboli di illegalità, sono destinati a diventare luoghi di inclusione sociale, housing per persone fragili, accoglienza per donne vittime di violenza e famiglie in difficoltà, nonché centri per progetti educativi sul territorio.
“Il recupero e la destinazione dei beni confiscati non è solo una questione amministrativa – sottolinea il Consigliere regionale Giacomo Zamperini – ma un messaggio culturale forte: dimostra che lo Stato può restituire ai cittadini ciò che era stato sottratto illegalmente, trasformando simboli di illegalità in presìdi di legalità e sviluppo sociale”.
La delibera introduce anche la possibilità di accedere a nuovi finanziamenti regionali per immobili già oggetto di contributi oltre 15 anni fa, consentendo interventi di manutenzione e riqualificazione continui. Un segnale di buonsenso e responsabilità, che garantisce continuità e qualità ai progetti sociali avviati nei territori lecchesi, rafforzando la rete di solidarietà e inclusione nella provincia.