“Oggi facciamo chiarezza su alcune priorità infrastrutturali ferroviarie del nostro territorio: il completamento dell’elettrificazione della linea Como–Lecco e il superamento dei passaggi a livello più critici”. lo ha dichiarato il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini (FdI) al termine dell’audizione in V Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia che si è tenita l’11 dicembre 2025.
L’incontro, richiesto da Zamperini per fare il punto sui tempi, i costi e gli interventi previsti, ha visto la partecipazione dei principali attori coinvolti: da RFI, con Michele Rabino, Paola Barbaglia e Giovanni Tamburo, a Trenord, con Giacomo Lucchini e Fabio Filippi, fino alla Camera di Commercio Como–Lecco, rappresentata da Gloria Bianchi, Alessandro Bolla e Massimo Gaverini, e al Direttore Tecnico di Meta s.r.l., Andrea Debernardi.
Linea Como–Lecco verso il futuro: elettrificazione e sicurezza, ma emergono dubbi sulla progettazione
“Era giusto confrontarsi sulle perplessità sollevate dal territorio e dai comitati dei pendolari, per trovare soluzioni concrete a una progettualità ambiziosa e necessaria, che comporterà due anni di lavori e inevitabili disagi”, ha spiegato Zamperini. “La parte pedemontana ha bisogno di maggiore autonomia rispetto al Milano-centrismo ferroviario. L’elettrificazione della Como–Lecco è un’occasione concreta per invertire questa tendenza. Chiederò al tavolo di lavoro della Camera di Commercio di ritrovarci già a gennaio con tutti gli stakeholder, per definire priorità chiare e condivise e trasmettere un documento con le richieste del territorio a RFI e Trenord”.
Zamperini ha inoltre ricordato l’opportunità offerta dai ristorni frontalieri, recentemente oggetto di una mozione approvata in Consiglio regionale. Una parte di queste risorse potrebbe finanziare il Lotto 2 (Molteno–Lecco), migliorando infrastrutture, mobilità e competitività salariale per i lavoratori dei Comuni di confine.
Elettrificazione Como–Lecco: un passo decisivo
Dopo anni di attesa, l’elettrificazione della linea ferroviaria Como–Lecco entra in una fase concreta. Il Lotto 1, tra Albate Camerlata e Molteno, prevede treni elettrici, nuova catenaria e sottostazioni elettriche, con l’obiettivo di ridurre emissioni, rumore e aumentare la regolarità dei collegamenti. I lavori inizieranno entro la fine del 2026 e si concluderanno nella primavera del 2029.
Il Lotto 2, Molteno–Lecco, rappresenta un passaggio strategico: permetterà la piena interoperabilità con il sistema ferroviario svizzero, migliorando la mobilità di lavoratori, studenti e imprese e rafforzando l’integrazione transfrontaliera. “Sarebbe folle non completare questo lotto – ha aggiunto Zamperini – tutti riconoscono l’importanza del collegamento, ora dobbiamo garantirne finanziamento e realizzazione”.
Sicurezza stradale: il superamento dei passaggi a livello
Un’altra priorità emersa durante l’audizione riguarda i passaggi a livello, attualmente 21 sulla linea Como–Lecco e 674 in tutta la Lombardia. In provincia di Lecco i passaggi a livello sono 30, distribuiti tra Abbadia, Bellano, Bulciago, Calolzio, Cassago, Dervio, Dorio, Galbiate, Malgrate, Mandello, Molteno, Oggiono, Osnago, Paderno, Robbiate, Rogeno, Sirone, Valmadrera e Vercurago.
“Ogni passaggio a livello eliminato e sostituito con sottopassi o altre opere significa meno traffico, minore rischio di incidenti e maggiore sicurezza per cittadini e viaggiatori”, ha sottolineato Zamperini.
L’opinione critica del Partito Democratico
All’audizione ha partecipato anche Gian Mario Fragomeli (PD), che ha evidenziato alcune criticità. “Non basta la semplice elettrificazione della rete tra Lecco e Como affinché tutto funzioni bene – ha dichiarato Fragomeli – serve programmare gli interventi anche sui collegamenti tra Lecco e Bergamo”.
Fragomeli ha sottolineato la necessità di una progettazione attenta del secondo lotto, con particolare riguardo ai passaggi a livello, come quello di Sirone, e agli incroci nelle stazioni: “È impensabile potenziare i treni senza velocizzare la linea, altrimenti si rischia il caos sulla viabilità. La ferrovia deve diventare competitiva, riducendo i tempi di percorrenza, non replicare i tempi del diesel”.
Il consigliere PD ha inoltre evidenziato le criticità future della viabilità ordinaria, come la manutenzione straordinaria del ponte di Brivio, e i ritardi nei lavori di raddoppio della linea tra Ponte San Pietro e Bergamo, elementi che potrebbero limitare l’efficacia dell’elettrificazione della Como–Lecco.
Un territorio più sicuro e moderno, ma con sfide da affrontare
“L’audizione conferma che la mobilità del territorio lecchese sta cambiando concretamente, con circa un miliardo di euro investito su strade e ferrovie. Completando l’elettrificazione, migliorando la sicurezza e integrando le connessioni con la Svizzera, il territorio diventa più sicuro, moderno e competitivo. Serve un approccio concreto, coordinato e partecipato – ha concluso Zamperini – solo così la rete ferroviaria sarà al servizio dei cittadini e del territorio, con benefici reali per pendolari, frontalieri, studenti e imprese”.