NONO RACCONTO

Le Stelle sul Soffitto, le differenze che arricchiscono

Dalle differenze può nascere qualcosa di nuovo e meraviglioso. Questo è il messaggio che ci regala il racconto di oggi, 9 dicembre 2025,  del calendario digitale “Le stelle sul soffitto”, un nuovo viaggio che ci accompagnerà fino al 24 dicembre.

Le Stelle sul Soffitto, le differenze che arricchiscono

Dalle differenze può nascere qualcosa di nuovo e meraviglioso. Questo è il messaggio che ci regala il racconto di oggi, 9 dicembre 2025,  del calendario digitale “Le stelle sul soffitto”, un nuovo viaggio che ci accompagnerà fino al 24 dicembre.

Fermatevi un momento, inspirate, e lasciatevi trasportare dalla storia. Pensate a chi l’ha creata: un autore  che insieme a illustratori, narratori e cittadini ha deciso di collaborare a questo progetto corale. Una voce collettiva che parla di Gaza, dei bambini e dei loro sogni.

Da questa iniziativa nata a Lecco è sbocciato Costellazione, un filo luminoso che trasforma fatica e difficoltà in piccoli bagliori di speranza. La primavera del 2026 porterà con sé un libro illustrato, ma oggi basta lasciarsi toccare dalla storia, ascoltarla, accoglierla e farsi guidare dalla luce di una stella che si accende.

Le donazioni sosterranno il progetto “Gaza Chiama, Lecco Risponde”, offrendo aiuto e nuove opportunità a chi ne ha più bisogno: nella tenda-scuola di Nuseirat, dove l’ingegnere Mohammed Nassar, con grande dedizione, accoglie e istruisce circa 200 bambini, piccoli semi di un futuro possibile.

Per scoprire di più e contribuire al progetto clicca qui.

Le Stelle sul soffitto, le differenze che arricchiscono

 

Il Paese con due mari che un giorno fece un giretto senza che nessuno lo vedesse

di Francesco Maddaloni

Nessuno ricordava come fosse successo, ma per tutti, da sempre, era così: a Maridò c’erano due mari. Quello di ponente era freddo e dolce, quello di levante salato e tiepido.

“Noi lo beviamo come fosse limonata!” diceva chi stava a ponente.

“Noi facciamo il bagno anche d’inverno e non ci raffreddiamo mai!” rispondevano da levante.

Maridò aveva la forma di una punta e se lo si guardava dall’alto sembrava la prua di una nave. I suoi due mari abbracciavano il paese stretto ma non lo lasciavano mai andare, e così Maridò continuava a restare attaccato alla vecchia montagna da cui era nato.

Al centro della piazza c’era la scuola. Nella scuola, una classe molto ordinata. Nel mezzo della classe molto ordinata, il banco di Flora e Anna. Flora aveva i capelli lisci che profumavano di menta fresca. Quelli di Anna, invece, erano ricci e sapevano di vento e sabbia. Inutile a dirsi, Flora e Anna venivano dai due lati opposti di Maridò. CONTINUA A LEGGERE IL RACCONTO QUI