teleriscaldamento

Caleotto: i gruppi di maggioranza chiedono serietà e verifiche tecniche

"Serve serietà, non drammatizzazione. Attendiamo il lavoro degli enti preposti e continuiamo a sostenere una discussione fondata su dati certi, non su paure infondate"

Caleotto: i gruppi di maggioranza chiedono serietà e verifiche tecniche

In vista del prossimo Consiglio comunale di Lecco, convocato però domani, lunedì 17 novembre 2025, i gruppi di maggioranza hanno voluto chiarire la loro posizione sul dibattito relativo ai parametri emissivi del progetto di teleriscaldamento legato al futuro polo Caleotto. La vicenda ormai è nota. Dopo la denuncia dei consiglieri Corrado Valsecchi e Lorella Cesana, supportata dalle analisi dell’ingegnere Giacomo Mainetti, che metterebbero in evidenza un grossolano errore riguardo alle emissioni inquinanti della centrale termica del Caleotto (sarebbero stati confusi chilogrammi con tonnellate), Regione Lombardia ha preso posizione chiedendo chiarimenti urgenti.

Caleotto: i gruppi di maggioranza chiedono serietà e verifiche tecniche

Non solo, ma domani sera la palla passerà al Consiglio lecchese, quando l’assise discuterà l’ordine del giorno proposto da Valsecchi e Cesana per chiedere che venga annullata o sospesa l’efficacia della delibera del 29 settembre, che consente l’elevazione di 5 metri delle due canne fumarie dell’impianto, così da rivedere tutto alla luce di informazioni tecniche più trasparenti.

Ora anche AmbientalMente Lecco, Alleanza Verdi e Sinistra, Fattore Lecco e Partito Democratico sono intervenuti sulla vicenda. «Se sono emersi possibili errori di calcolo, è doveroso che gli enti competenti procedano a una verifica puntuale – affermano – La salute dei cittadini viene prima di tutto».

Tuttavia, aggiungono, «questo non giustifica gli allarmismi che taluni stanno alimentando. La verifica riguarda un dato tecnico specifico della centrale di back-up del Caleotto e non mette in discussione l’intero progetto di teleriscaldamento, che si basa in gran parte sul recupero del calore del termovalorizzatore di Valmadrera e del laminatoio del Caleotto, energia già disponibile e oggi dissipata».

In Consiglio comunale, spiegano, «presenteremo un emendamento all’ordine del giorno sul tema: chiederemo al Sindaco e alla Giunta di richiedere agli organi competenti un monitoraggio rigoroso e trasparente dei parametri in riesame, ma rifiuteremo proposte che, senza attendere gli esiti delle verifiche (come richiesto da Regione e Provincia), chiedono di bloccare o stravolgere un progetto strutturale per la riduzione delle emissioni e per la modernizzazione energetica della città».

I gruppi sottolineano inoltre l’importanza del recupero dell’energia: «In termini di emissioni climalteranti, il recupero dell’energia dissipata dal termovalorizzatore, come quella recuperata dagli impianti del Caleotto, rappresenta una grande occasione di riduzione degli impatti. Questo anche grazie a chiari vincoli di decarbonizzazione che riguardano l’alimentazione della rete».

Concludono con un appello alla responsabilità: «Serve serietà, non drammatizzazione. Attendiamo il lavoro degli enti preposti e continuiamo a sostenere una discussione fondata su dati certi, non su paure infondate».