I dati forniti dal portale INPS e analizzati nel report del Dipartimento Politiche del lavoro della Cisl Lombardia offrono uno sguardo approfondito sulla situazione occupazionale a livello nazionale, regionale e provinciale. Il focus sul secondo trimestre 2025 permette di comprendere non solo le dinamiche della Cassa Integrazione Guadagni (CIG), ma anche le criticità e le opportunità per i diversi settori produttivi.
Occupazione a Lecco, il metalmeccanico in cima alle ore di cassa integrazione
Nel secondo trimestre 2025 la Lombardia ha registrato circa 27,1 milioni di ore di CIG autorizzate, in diminuzione rispetto alle 28,9 milioni del primo trimestre. La contrazione riguarda principalmente la CIGO (da 21,4 milioni a 18,2 milioni di ore), mentre la CIGS cresce da 7,4 milioni a 8,8 milioni di ore, evidenziando una maggiore incidenza di difficoltà strutturali. La Deroga, praticamente assente, si azzera completamente.
Il confronto con lo stesso periodo del 2024 mostra invece una crescita significativa: +3,6 milioni di ore autorizzate, con un incremento marcato della CIGS (+2,8 milioni) e un aumento più contenuto della CIGO (+0,8 milioni). I dati confermano quindi un 2025 caratterizzato da volumi elevati di ore autorizzate, in parte ridimensionati nel secondo trimestre, ma comunque superiori ai livelli dell’anno precedente.
Analizzando la distribuzione per settore, il metalmeccanico rappresenta il 60% del totale regionale, seguito dal tessile (17%), chimica/gomma-plastica (13%) ed edilizia (3%). Gli altri comparti (carta, trasporti, commercio, alimentari) rimangono marginali.
Lecco: un panorama polarizzato
La situazione a Lecco mostra un quadro ancora più concentrato: nel secondo trimestre 2025 il settore metalmeccanico assorbe l’81% delle ore di CIG autorizzate, confermandosi praticamente dominante. Il tessile rappresenta l’8%, la carta/stampa/editoria il 9%, mentre l’edilizia e gli altri settori restano marginali (1-2%).

Rispetto al primo trimestre 2025, l’incidenza del metalmeccanico rimane stabile, ma si registra un riassetto nei comparti minori: il tessile cresce leggermente e la carta/stampa/editoria passa dal 2% al 9%. Confrontando con il secondo trimestre 2024, il tessile perde peso (dal 14% all’8%), il metalmeccanico consolida la sua posizione (78% → 81%) e la carta/stampa/editoria aumenta (5% → 9%). La CIG a Lecco appare quindi sempre meno diversificata, con un metalmeccanico quasi esclusivo.
Allerta sul mercato del lavoro
I dati Excelsior evidenziano ulteriori segnali di criticità: –70 ingressi previsti rispetto a ottobre 2024 e –260 unità rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Solo il 30% delle assunzioni sarà stabile, mentre il restante 70% sarà a termine. Inoltre, in più della metà dei casi le imprese prevedono difficoltà nel reperire i profili desiderati, confermando uno squilibrio tra domanda e offerta, in parte legato anche alla questione salariale. Secondo gli esperti, la crescita dei salari non può più essere oggetto di discussione teorica, ma deve tradursi in incrementi concreti e contrattualmente definiti.
I dati della CIG a Lecco raccontano una realtà produttiva fortemente polarizzata, con il metalmeccanico in posizione dominante e comparti minori in crescita o calo relativo. Il quadro trimestrale e annuale mette in luce sia segnali di stabilizzazione sia criticità strutturali, evidenziando la necessità di politiche mirate per sostenere l’occupazione e favorire una maggiore diversificazione economica.