Dei 200 bambini che studiavano sotto quella tenda, con dignità e impegno, seppur tra le macerie, circa 100 hanno perso la vita. La via del silenzio non è percorribile. Non per i membri della neonata associazione culturale Costellazione, che hanno deciso di destinare alla tenda-scuola promossa da “Gaza chiama Lecco risponde” — sostenuta sin dall’inizio dal Comitato lecchese Stop Genocidio — i proventi della loro prima iniziativa, “Le stelle sul soffitto”.
L’evento è stato presentato ieri, lunedì 10 novembre 2025, nella splendida cornice dell’Officina Badoni di Lecco, messa a disposizione dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. La raccolta nasce dal cuore e si rivolge al cuore.
Il progetto avverrà in due fasi: la prima prevede una pubblicazione online gratuita dal 1° al 24 dicembre, come in una sorta di calendario dell’avvento. Una storia al giorno sul sito www.lestellesulsoffitto.it, in estratto anche sui canali social dell’associazione e su Prima Lecco. In simultanea partirà il lancio del crowdfunding per le prenotazioni del libro cartaceo illustrato, che potrà essere ritirato, ricevendo una apposita cartolina, nelle librerie aderenti (tra le quali La Libreria Volante di Lecco) in primavera oppure spedito direttamente a casa.
La seconda fase prevede appunto la pubblicazione cartacea della raccolta, offrendo un supporto permanente per chi vuole conservare queste storie. Due tempi diversi, due formati differenti, ma un unico obiettivo: mettere a disposizione storie capaci di influenzare eventi e cuori ovunque nel mondo.
Ma cosa sono, in realtà, queste “stelle sul soffitto”? «Il titolo, ispirato alla poesia “E tu sei anni” di Simone Savogin, uno degli autori coinvolti, richiama una doppia intimità – ha spiegato Stefano Fumagalli, musicista, produttore e creativo lecchese nonché presidente dell’associazione Costellazioni –. Da un lato, evoca quelle piccole stelle luminose che tutti abbiamo avuto da bambini, attaccate al soffitto per trasformare la paura del buio in meraviglia. Dall’altro, richiama la realtà più cruda delle stelle vere, visibili attraverso i soffitti ormai crollati: tra le macerie, le tende, i rifugi improvvisati, dove la vita continua nonostante tutto».
E ha aggiunto, sottolineando come questa visione si traduce nella filosofia del collettivo: «Il collettivo Costellazioni è questo: persone che insieme creano qualcosa di nuovo, un significato che prima non esisteva. Forse viene dal mio modo di lavorare come produttore: creare spazi dove ciascuno può esprimersi e trovare senso nel confronto. Oggi sento che il valore più grande di un progetto artistico è rivolgersi dove c’è urgenza e dolore che chiede ascolto. In questo gruppo c’è un vero patchwork umano: visioni diverse, sensibilità lontane, storie che non si sarebbero mai incontrate. Eppure, nonostante le differenze, si percepisce un unisono: la voglia di esserci, di fare qualcosa insieme contro l’odio che soffoca la ragione. La risposta dei miei compagni mi ha sorpreso: messaggi arrivavano uno dopo l’altro, pieni di disponibilità e creatività, come se ognuno avesse un interruttore pronto a essere acceso».
Tutti hanno operato con uno spirito caratterizzato da due fattori: da un lato la fiducia, dall’altro il desiderio di unire, proprio come fanno le costellazioni, punti lontani. Lontani come Lecco e Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza, dove Mohammed Nassar, un ingegnere con risorse limitate, ha creato una tenda-scuola.
«I proventi di questa iniziativa verranno destinati a lui, ai volontari, ai bambini e alle loro famiglie, a chi è ancora in vita — hanno sottolineato Corrado Conti e Arianna Russo del Comitato lecchese Stop Genocidio, che hanno evidenziato le responsabilità occidentali nella tragedia palestinese —. Saranno loro, che vivono sotto le bombe, a scegliere come utilizzarli. L’educazione è una forma di resistenza: è la possibilità di un futuro. La situazione a Gaza è drammatica. La solidarietà, per noi, non è carità ma una scelta politica».
“Le Stelle sul Soffitto” va oltre il semplice concetto di libro: è un gesto collettivo di bellezza nato dall’incontro di amici e collaboratori: persone che fanno della scrittura una ragione di vita, una professione, ma anche uomini e donne che si cimentano in questa avventura spinti solo dal desiderio di rendersi utili.
Gli autori che hanno partecipato formano un piccolo patchwork di umanità: voci di persone comuni sono infatti intrecciate con quelle di artisti affermati, come Alessandro Barbaglia (finalista al Premio Bancarella e vincitore del Premio Strega Ragazzi 2021) e Simone Savogin (tre volte campione nazionale di Poetry Slam e finalista di Italia’s Got Talent 2018).
La raccolta include tre tipologie di racconti complementari: favole moderne, con personaggi fantastici che rappresentano l’incontro tra mondi diversi; racconti realistici, che narrano di persone comuni che trovano amore e speranza in situazioni difficili; e allegorie poetiche, narrazioni simboliche, poesie e filastrocche comprensibili ai bambini ma con la profondità per coinvolgere anche gli adulti.
Non solo: la pubblicazione cartacea, prevista in primavera, ha un valore aggiunto grazie a un corredo iconografico impareggiabile, garantito dalla partecipazione al progetto di grandi illustratori come Alberto Ponticelli, che lavora per case editrici italiane e americane tra cui Dark Horse Comics e Marvel Comics; Ale Martoz (alias “Martoz”, nome d’arte di Alessandro Martorelli); e Alice Pasquini (aka “Alicè”), conosciuta a livello internazionale come street‑artist, illustratrice e scenografa.
«Quando sono stato coinvolto nel progetto Le stelle sul soffitto, inizialmente ho avuto qualche perplessità sulla partecipazione degli artisti, ma presto ho scoperto che quando le persone credono in un’idea e ci mettono energia, possono dare il massimo – ha dichiarato Marco Menaballi, art director del progetto e fondatore dell’Associazione Culturale Costellazioni. – Il progetto riceve subito entusiasmo da numerosi artisti da tutta Italia, inclusi professionisti che seguivo e ammiravo da tempo. In un contesto culturale dove spesso si celebra il successo individuale, questa iniziativa dimostra invece come il lavoro collettivo e la solidarietà possano generare cambiamenti concreti. Collaborare con altri professionisti e costruire un vero spirito di squadra permette di ottenere risultati significativi, confermando quanto sia importante ripensare il nostro modo di lavorare insieme».
Le “stelle sul soffitto” diventano così simbolo di resilienza e memoria, un ponte tra l’innocenza dell’infanzia e la durezza della realtà che troppo spesso colpisce i più piccoli. Con questo progetto, l’associazione Costellazioni fa arrivare un messaggio potente: anche tra le difficoltà più estreme, le storie illuminano, trasformano e uniscono i cuori ovunque nel mondo. Ma non è finita qui perchè il 21 marzo 2026, primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, cvrà luogo l’evento finale del progetto, che celebrerà l’intero percorso e il potere delle storie di unire e ispirare.




