terzi settore

Lecco rinnova il patto per il welfare comunitario: Girasole e Consolida insieme per 12 milioni di innovazione sociale

I Comuni dell’Ambito di Lecco rinnovano per sei anni la collaborazione con il Terzo Settore: 12 milioni di euro per servizi di prossimità, innovazione sociale e partecipazione.

Lecco rinnova il patto per il welfare comunitario: Girasole e Consolida insieme per 12 milioni di innovazione sociale

C’è un filo che unisce da anni i Comuni dell’Ambito di Lecco, le cooperative sociali, le associazioni e le tante realtà del territorio: è il welfare comunitario, un modello che mette al centro la collaborazione e la fiducia reciproca tra pubblico e privato sociale.
Quel filo oggi si rafforza. Il Consorzio Consolida è stato confermato come socio privato dell’Impresa Sociale Girasole per i prossimi sei anni, rinnovando un’alleanza che ha saputo cambiare il modo di intendere i servizi alla persona nel lecchese.

Lecco rinnova il patto per il welfare comunitario: Girasole e Consolida insieme per 12 milioni di innovazione sociale

Girasole è una realtà unica nel suo genere in Lombardia: un’impresa sociale partecipata dai Comuni dell’Ambito di Lecco e da 14 organizzazioni del Terzo Settore – tra consorzi, cooperative e enti del volontariato – che gestisce i servizi sociali territoriali attraverso cinque Poli: Lecco, Lago, Brianza Est, Brianza Ovest e Valle San Martino.
Qui il welfare si costruisce “con” le persone e non “per” le persone, grazie a un sistema che promuove partecipazione, prossimità e innovazione.

La nuova proposta elaborata da Consolida traduce concretamente il Piano di Zona 2025-2027 “Abitare la Comunità, allargare il perimetro del Welfare”, con obiettivi ambiziosi: aprire i servizi alla comunità, introdurre nuove figure professionali – come gli operatori di comunità e i coach digitali –, personalizzare la cura lungo tutto il ciclo di vita e garantire continuità nei Poli territoriali, superando le difficoltà legate al turnover del personale.

Sei anni di risultati e una nuova sfida da 12 milioni

In sei anni di lavoro, Girasole ha saputo rispondere con rapidità e flessibilità ai bisogni emergenti, intercettando oltre 5,3 milioni di euro in 75 progetti e costruendo una rete di oltre 120 realtà locali: parrocchie, scuole, fondazioni, imprese, associazioni.
Oggi la sfida si rinnova: 12 milioni di euro in sei anni per innovazione, servizi di prossimità, strumenti tecnologici, formazione e valorizzazione degli operatori sociali.

Un impegno concreto che non pesa sui bilanci comunali: il funzionamento ordinario dell’impresa resta a carico del socio privato, mentre i Comuni pagano soltanto i servizi attivati.

Cultura, digitale e sostenibilità

Il nuovo mandato mette in campo tre leve trasversali: cultura, digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Le biblioteche e la Libreria Mascari5, già gestite da Girasole, diventeranno veri presidi socioculturali; la tecnologia sarà al servizio della domiciliarità con soluzioni di domotica e telemonitoraggio; l’ambiente entrerà nel welfare con progetti di cura del territorio e rigenerazione urbana.

A tutto questo si aggiunge un passo in avanti nella valutazione dell’impatto sociale: insieme a Open Impact, spin-off dell’Università Bicocca, sarà attivato un sistema basato sul metodo SROI (Social Return on Investment) per misurare quanta inclusione, autonomia e coesione genera ogni euro investito.

Le voci del territorio

Oggi abbiamo compiuto una scelta politica precisa che va oltre il rinnovo di un contratto – afferma Marina Calegari, presidente dell’Associazione dei Comuni Soci di Girasole –.
Abbiamo scelto di consolidare l’amministrazione condivisa come forma strutturale di governo del welfare, non più una sperimentazione ma una politica territoriale.
Girasole rappresenta la traduzione concreta del principio costituzionale di sussidiarietà: i Comuni mantengono titolarità e indirizzo politico, il Terzo Settore mette competenze e investimenti propri. Insieme creiamo valore pubblico per le nostre comunità. È un modello che altri territori guardano con interesse e che noi vogliamo rafforzare, investendo sulla prossimità, sulla partecipazione e sulla capacità di innovare rimanendo radicati nei bisogni delle persone.”

Per Sabina Panzeri, presidente dell’Ambito Territoriale di Lecco, il rinnovo è anche un investimento sul futuro:

“La proposta presentata oggi risponde pienamente agli obiettivi strategici del Piano di Zona 2025-2027. Per affrontare le sfide delle grandi transizioni, climatica, demografica e tecnologica, abbiamo bisogno di un welfare che ‘sconfini’ dai perimetri tradizionali, che integri cultura, ambiente e digitale, che costruisca risposte con le comunità e non solo per le comunità.
Girasole è lo strumento operativo per realizzare questa visione, garantendo prossimità attraverso i Poli territoriali e coordinamento strategico a livello di Ambito. Le progettualità PNRR che stiamo sviluppando trovano in questo modello il contesto ideale per diventare politiche strutturali e non solo interventi temporanei.”

Carlo Colombo, presidente dell’Impresa Sociale Girasole, parla di un patrimonio collettivo costruito con perseveranza:

“Girasole è un patrimonio collettivo costruito in sei anni di lavoro condiviso tra pubblico e Terzo Settore. La nostra forza sta nella governance partecipata che tiene insieme indirizzo politico, competenza gestionale e radicamento territoriale attraverso i cinque Poli.
Non siamo un semplice gestore di servizi: siamo uno strumento di co-amministrazione che moltiplica le risorse disponibili e genera innovazione sociale.
La conferma di Consolida ci permette di consolidare questo percorso e di alzare ulteriormente l’asticella della qualità, introducendo sistemi di valutazione partecipata che misurano il reale impatto sulla vita delle persone e delle comunità.”

Chiude Lorenzo Guerra, presidente del Consorzio Consolida, con una riflessione sul valore generativo del welfare:

“Siamo orgogliosi della fiducia rinnovata dai Comuni. Consolida e le 13 organizzazioni del Terzo Settore che compongono la base sociale di Girasole rendono disponibili 12 milioni di euro in sei anni, ma soprattutto mettono in campo competenze, reti territoriali, capacità di innovazione.
Abbiamo dimostrato di saper intercettare risorse esterne per 5,3 milioni di euro e di costruire alleanze con oltre 120 realtà del territorio. Questo è welfare generativo: non assistenzialismo ma creazione di valore condiviso, non spesa ma investimento nel futuro delle comunità.
Il nostro impegno è garantire che ogni euro pubblico generi il massimo impatto sociale misurabile, valorizzando gli operatori e attivando le energie delle comunità. Ringraziamo i Comuni soci per la fiducia dimostrata: solo unendo competenze, risorse e visione potremo costruire un welfare sempre più vicino alle persone.”

Il nuovo patto per il welfare comunitario del lecchese è, dunque, molto più di un rinnovo contrattuale: è la conferma che la collaborazione tra pubblico e Terzo Settore può essere una forma stabile di governo delle politiche sociali, capace di generare valore e coesione in un territorio che continua a investire nella comunità come primo motore del benessere collettivo.