servizi educativi

Comuni montani e scuole dell’infanzia: abbassato a 4 alunni il numero minimo per attivare una Sezione Primavera

Zamperini: "Le famiglie che vivono nelle aree montane e interne necessitano di servizi educativi adeguati"

Comuni montani e scuole dell’infanzia: abbassato a 4 alunni il numero minimo per attivare una Sezione Primavera

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato la nuova Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini dai 24 ai 36 mesi volta al miglioramento dei raccordi tra nido e scuola dell’infanzia per l’annualità 2025/2026. L’intesa disciplina in modo particolare i criteri per l’attivazione delle Sezioni Primavera e il relativo finanziamento regionale spettante per ognuna di queste sezioni. Si abbassa a 4 il numero minimo di bambini per attivare una Sezione Primavera nei comuni montani, piccole isole e piccoli comuni (fino ad oggi era di 5).

Comuni montani e scuole dell’infanzia: abbassato a 4 alunni il numero minimo per attivare una Sezione Primavera

In occasione dell’approvazione della Legge regionale n. 7 del 30 maggio 2025 (Legge di revisione ordinamentale) è stato approvato un Ordine del Giorno sottoscritto dal consigliere regionale Giacomo Zamperini e dal collega Michele Schiavi, volto a modificare il numero minimo di bambini per attivare una sezione primavera nei comuni montani, piccole isole e piccoli comuni. Negli altri Comuni il numero minimo è pari a 10.

“L’intesa approvata è importante, soprattutto per l’elemento di novità che introduce. Fino allo scorso anno, infatti, le scuole dell’infanzia in montagna, piccole isole o piccoli comuni potevano attivare una Sezione primavera solo se in presenza di 5 bambini. In alternativa potevano inserire fino a un massimo di 3 bambini tra i 24 e i 36 mesi nelle sezioni ordinarie (c.d. anticipatari) senza dover attivare una Sezione specifica. Rimaneva però irrisolta la situazione in cui si presentavano quattro iscrizioni: in questi casi, spesso, uno dei bambini non poteva essere ammesso, e nelle zone con poche scuole disponibili, come quelle montane, ciò significava per alcune famiglie non avere alcuna possibilità di iscrivere il proprio figlio”, afferma il consigliere Giacomo Zamperini.

“Le famiglie che vivono nelle aree montane e interne necessitano di servizi educativi adeguati, che permettano di conciliare al meglio vita familiare e lavoro. Con questa modifica compiamo un passo avanti concreto, mantenendo inoltre i finanziamenti regionali destinati all’attivazione delle Sezioni Primavera. Desidero ringraziare l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, per aver sostenuto questa iniziativa”, conclude Zamperini.