Si è svolto nella mattinata di ieri, mercoledì 22 ottobre 2025, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il nuovo tavolo di aggiornamento sulla situazione del gruppo Riello, controllato da Carrier e attivo nel settore del riscaldamento e della climatizzazione. L’azienda conta circa 1.300 dipendenti, di cui 600 in Italia, distribuiti tra gli stabilimenti di Verona, Treviso e Lecco dove sono occupati circa 150 dipendenti che restano in attesa di conoscere il loro futuro.
Riello, la vendita slitta al 2026: i sindacati denunciano “informazioni insufficienti” da parte di Carrier
All’incontro, convocato dal Ministero su richiesta delle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, hanno partecipato la delegazione aziendale guidata dal CEO Anthony Brennan, rappresentanti delle Regioni Veneto e Lombardia, della Provincia di Lecco e il Sindaco di Legnago (Verona).
Durante la riunione, è stato confermato che la procedura di vendita del gruppo Riello verrà completata non prima del 2026, con l’obiettivo – come spiegato dal management – di “trovare un investitore in grado di valorizzare ulteriormente le ottime performance economiche e di prodotto dell’azienda”.
Tuttavia, le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la mancanza di informazioni dettagliate sul processo di cessione. “Le informazioni ricevute sono del tutto insufficienti,” dichiarano Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta. “Non abbiamo risposte su come si stia svolgendo la ricerca dei potenziali acquirenti, sulle garanzie occupazionali e industriali che verranno richieste e sugli investimenti previsti per il futuro.”
I sindacati sottolineano come la mancanza di trasparenza rischi di alimentare l’incertezza tra i lavoratori e sui territori coinvolti. “Serve chiarezza e responsabilità,” aggiungono le sigle metalmeccaniche. “Carrier deve garantire un percorso chiaro e condiviso, nel pieno rispetto dei dipendenti e delle comunità locali. Il gruppo Riello rappresenta un patrimonio industriale strategico per l’Italia, non può essere oggetto di decisioni unilaterali.”
Dal canto suo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato la centralità del caso Riello e la volontà di mantenere un monitoraggio costante sull’operazione di cessione. “Intendiamo porre in essere ogni azione utile, non solo per assicurarne la continuità operativa, ma per sostenerne il rilancio e la valorizzazione come azienda storica del nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso. “Seguiremo con la massima attenzione – ha aggiunto – ogni fase di questo delicato passaggio societario”.
Il Mimit ha infine espresso la piena disponibilità a mettere in campo l’intera strumentazione economica e finanziaria a propria disposizione per sostenere un piano industriale robusto, che salvaguardi competenze, occupazione e capacità produttiva. Ogni fase rilevante del processo sarà monitorata a livello ministeriale, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali.
È stato fissato un nuovo incontro per la seconda metà di novembre 2025, durante il quale si prevede di ottenere risposte più precise sui punti rimasti in sospeso. Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato che continueranno a seguire da vicino l’evoluzione della trattativa, chiedendo che “Carrier cambi passo nel confronto istituzionale e apra un dialogo vero e trasparente per dare certezze ai lavoratori e ai territori di Verona, Lecco e Treviso”.