Come trasformare un grande evento in un’occasione di crescita duratura per imprese, territori e persone? È stato questo il tema centrale del convegno “Milano Cortina 2026: grandi eventi, grandi opportunità”, promosso da Federmanager Lecco giovedì 16 ottobre 2025 nell’’Aula Magna del Politecnico di Milano – Campus di Lecco. L’iniziativa ha registrato un’ampia partecipazione di dirigenti, professionisti e rappresentanti del mondo economico e istituzionale, offrendo un confronto sulle sfide e le opportunità legate ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026.
L’evento, oltre al valore sportivo, si configura come un vero e proprio laboratorio di managerialità, innovazione e collaborazione tra istituzioni e imprese. Sul palco si sono confrontati Pier Francesco Caria (Sales Director – Fondazione Milano Cortina 2026), Claudio De Masi (Chief Sales Officer Key Account – Randstad Italia) e Giacomo Sintini (Client Skilling Manager & Regional Sales Manager – Randstad Enterprise), con la moderazione di Simone Chiappa, Presidente di Federmanager Lecco.
Le Olimpiadi come modello di managerialità e visione
Simone Chiappa ha aperto i lavori sottolineando come l’esperienza olimpica rappresenti un’occasione unica per osservare le migliori pratiche di organizzazione e leadership. “A 114 giorni dall’inizio dei Giochi, le Olimpiadi si confermano un modello di organizzazione e managerialità: una sfida che richiede visione, coordinamento e competenze”, ha dichiarato. “Federmanager ha voluto offrire un’occasione di confronto su temi strategici per imprese e dirigenti del territorio, mostrando come la managerialità possa diventare una leva di sviluppo per il futuro”.
Un progetto globale che genera valore e lascia eredità durature
Pier Francesco Caria ha evidenziato il ruolo strategico dei partner nella realizzazione dei Giochi: “Il nostro compito è raccontare un progetto capace di valorizzare non solo l’evento sportivo, ma anche chi lo sostiene. Le partnership commerciali e logistiche costituiscono la spina dorsale dei Giochi”.
Caria ha citato esempi concreti di collaborazione tra aziende, come il coordinamento di oltre 22 mila km² di infrastrutture elettriche per la trasmissione internazionale delle gare. I Giochi rappresentano una piattaforma unica di visibilità e reputazione, con oltre 2 miliardi di spettatori globali e 3,2 miliardi di interazioni social previste. Non solo comunicazione: l’evento genera un impatto diretto sul turismo sportivo e sull’economia, con una stima di 1,6 milioni di biglietti venduti e un numero totale di visitatori almeno quattro volte superiore.
La velocità del cambiamento come sfida organizzativa
Claudio De Masi ha raccontato l’esperienza di Randstad Italia come Official HR Partner dei Giochi, evidenziando la complessità della gestione dei 18.000 volontari e delle risorse umane necessarie. “La vera difficoltà è la gestione della velocità del cambiamento: la macchina organizzativa richiede flessibilità e problem solving in tempo reale”.
Secondo De Masi, le competenze più richieste sono trasversali, come determinazione, resilienza e lavoro di squadra. L’integrazione tra tecnologia e formazione consente di liberare i consulenti per concentrarsi sul mentoring e preparare i giovani a trasformare l’esperienza olimpica in un trampolino di lancio per la loro carriera.
Soft skills e lavoro di squadra: la vera legacy dei Giochi
Giacomo Sintini ha posto l’accento su come sport e lavoro condividano valori fondamentali, tra cui il lavoro di squadra e la responsabilità individuale. “La qualità dell’impegno di ciascuno determina il successo dell’intero team. Questa mentalità è cruciale anche in contesti lavorativi complessi come quelli dei Giochi”, ha spiegato.
Sintini ha evidenziato come le soft skills, quali resilienza, gestione dello stress, comunicazione interculturale e orientamento al risultato, siano il vero patrimonio che i Giochi lasciano a imprese, persone e territorio.
Managerialità, visione e persone al centro
L’incontro ha ribadito l’importanza della managerialità come competenza strategica per la riuscita dei grandi progetti. Da Milano Cortina 2026 emerge una lezione chiara e applicabile a ogni settore: gestire complessità, valorizzare le persone e creare una visione condivisa rappresenta la vera eredità di un evento globale.