Prosegue il tour di sopralluoghi del consigliere regionale del PD Gian Mario Fragomeli nei servizi sociosanitari territoriali della provincia di Lecco. Fragomeli ha visitato i consultori di Introbio e Casatenovo, evidenziando buone pratiche già presenti ma anche possibili interventi per migliorare ulteriormente l’offerta al territorio.
Fragomeli visita i consultori di Introbio e Casatenovo: buone pratiche e spazi di miglioramento
“Sono appena rientrato dai miei sopralluoghi e devo dire che ho trovato delle buone situazioni, passibili di ulteriori miglioramenti, ma proprio nella direzione di offrire qualcosa in più al territorio, grazie anche alla grande professionalità e competenza degli operatori”, ha commentato Fragomeli.
Ad Introbio, nonostante i lavori in corso che temporaneamente riducono la capacità di erogazione dei servizi, la struttura riesce comunque a rimanere aperta quattro giorni su cinque. Le attività principali comprendono il supporto pre-parto, la prevenzione, i tamponi, gli screening, oltre alla presenza di uno psicologo due volte a settimana e di un’assistente sociale che collabora con le ostetriche e gli altri operatori sanitari.
“Per una realtà montana come quella di Introbio, tutto deve funzionare per dare un supporto vero alla popolazione delle aree interne. Ciò che serve è intercettare l’utenza giovanile, magari in collaborazione con le scuole della valle. Inoltre, la struttura potrebbe potenziare le visite a domicilio, per evitare spostamenti a chi vive nelle comunità più distanti”, ha spiegato il consigliere Fragomeli.
Fragomeli sottolinea anche l’importanza di creare spazi dedicati alle attività di gruppo, come corsi pre-parto e iniziative rivolte ai giovani, ancora limitate dagli attuali spazi disponibili. “Mi impegnerò affinché le nuove ristrutturazioni per la realizzazione della Casa di comunità consentano di condividere gli spazi necessari per queste attività”, ha aggiunto.
Anche a Casatenovo, il sopralluogo è stato positivo. Fragomeli ha evidenziato la ripartenza dei corsi di affettività, sessualità ed educazione alla salute, in collaborazione con le scuole del circondario. Particolare attenzione è stata data ai progetti pilota, come quello sulla sessualità in collaborazione con strutture per disabili, e ai corsi sulla digitalizzazione per i genitori, pensati per affrontare le sfide legate all’uso di smartphone e strumenti digitali da parte dei figli.
“Anche qui sarà importante potenziare la sala gruppi e creare uno spazio dedicato ai giovani, con la necessità di figure amministrative che si occupino di accoglienza, prenotazioni e burocrazia, liberando così gli operatori sanitari”, ha concluso Fragomeli.
I sopralluoghi confermano come le strutture sociosanitarie della provincia di Lecco siano già punti di riferimento per la comunità, pur lasciando margini di miglioramento per rendere i servizi più accessibili e vicini alle esigenze dei cittadini.