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Marcello Foa a Lecco: “Difendiamoci dalla società del ricatto” apre la nuova rassegna culturale di Confindustria

Una rassegna dedicata alla cultura come occasione di dialogo e riflessione sul territorio

Marcello Foa a Lecco: “Difendiamoci dalla società del ricatto” apre la nuova rassegna culturale di Confindustria

Nel salone di via Caprera a Lecco il giornalista e saggista Marcello Foa ha inaugurato “Libri Liberi – Letture riflesse sul Lario”, il nuovo ciclo di incontri promosso da Confindustria Lecco e Sondrio per unire impresa, cultura e comunità.

Marcello Foa a Lecco: “Difendiamoci dalla società del ricatto”

Una rassegna dedicata alla cultura come occasione di dialogo e riflessione sul territorio. È questo lo spirito di “Libri Liberi – Letture riflesse sul Lario”, il progetto ideato da Confindustria Lecco e Sondrio e inaugurato lunedì 6 ottobre nella sala conferenze dell’associazione di via Caprera. A dare il via al ciclo di appuntamenti è stato Marcello Foa, giornalista, saggista e già presidente Rai, che ha presentato il suo ultimo libro “La società del ricatto. E come difendersi”, edito da Guerini e Associati.

Ad aprire la serata è stato il presidente Marco Campanari, che ha spiegato la filosofia dell’iniziativa: «L’idea è quella di realizzare qualcosa di bello a beneficio del territorio, della città e di tutti noi. Ogni incontro, a cadenza mensile o bimestrale, sarà dedicato alla presentazione di un libro, in particolare di saggistica, capace di offrire una prospettiva originale su temi complessi e attuali. Leggere e discutere significa crescere e rende il territorio più vivo e dinamico».

Per l’esordio, Confindustria ha scelto un ospite di rilievo. Foa ha dialogato con Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, con la moderazione della giornalista Nancy Squitieri. Un confronto partecipato e vivace, che ha toccato i temi centrali del saggio: il potere del ricatto e la sua crescente presenza nella società contemporanea.

«Ho voluto lanciare un allarme – ha spiegato Foa – perché un male che dovrebbe riguardare solo la criminalità è diventato uno strumento negoziale sempre più diffuso, anche se se ne parla troppo poco come fenomeno sociale». Nel libro, l’autore analizza come la logica del ricatto si sia infiltrata in diversi ambiti della vita pubblica e privata: dalle relazioni internazionali alla politica, dal mondo del lavoro fino ai rapporti personali. Secondo Foa, la fine della Guerra Fredda ha segnato la perdita di quella cooperazione che un tempo distingueva l’Occidente: «Con il crollo del Muro di Berlino l’America ha smarrito la sua vocazione collaborativa e la gestione della globalizzazione ha favorito una logica del ricatto, sofisticata, non dichiarata ma ineludibile. Con Trump questa modalità è diventata esplicita, e oggi ne vediamo le conseguenze».

Un’analisi che si estende anche alla politica interna. «Oggi assistiamo a una comunicazione sempre più invasiva, che usa la vita privata dei leader come arma di ricatto. È una degenerazione che svuota il confronto politico di contenuti e allontana gli elettori dalle istituzioni».

Foa affronta poi il tema del lavoro, descrivendo un fenomeno spesso invisibile ma diffuso. «Il ricatto è molto insidioso, soprattutto nelle grandi aziende. Si manifesta nelle dinamiche interne, tra cordate che si ostacolano a vicenda o nei casi estremi di mobbing e sfruttamento, che restano taciuti proprio perché chi li subisce teme ritorsioni».

Nel libro non manca un passaggio autobiografico. «Quando ero presidente Rai – racconta – ho avuto la nettca impressione di essere intercettato. Mi sono chiesto chi e perché volesse sapere certe cose. Poi ho capito: cercavano elementi di ricatto per mettermi alle strette».

Uno sguardo critico anche sul giornalismo, che secondo Foa può diventare un terreno fertile per logiche di condizionamento. «Il nostro mondo è un veicolo privilegiato per esercitare ricatti. Mi chiedo spesso: sei tu giornalista che usi la fonte o è la fonte che usa te? Ben venga il giornalismo d’inchiesta, ma oggi vediamo troppi casi dubbi, in cui la linea tra informazione e manipolazione è sottile».

Infine, l’autore estende la riflessione alle relazioni personali, dove le dinamiche di controllo e senso di colpa si trasformano in veri e propri ricatti emotivi. «Ci sono persone egocentriche che schiacciano l’altro, figli che minacciano i genitori, fratelli che litigano per un’eredità o coppie che si distruggono durante un divorzio. È il segnale di una degenerazione valoriale di cui non si parla abbastanza».

La serata si è conclusa con il firmacopie del libro e l’annuncio dei prossimi appuntamenti di “Libri Liberi”, la nuova rassegna culturale firmata Confindustria Lecco e Sondrio, che nei prossimi mesi porterà sul territorio altri autori e studiosi per continuare a riflettere, leggere e discutere insieme.