l'incipit del romanzo

Festival “Lecco Città dei Promessi Sposi”: in tanti alla lettura in Canottieri nonostante il forte vento

Sull’incantevole terrazza del club oggi c’era un ospite inatteso e invadente: un vento freddo che ha costretto gli organizzatori a cambiare il teatro della lettura

Festival “Lecco Città dei Promessi Sposi”: in tanti alla lettura in Canottieri nonostante il forte vento

Successo annunciato per i due grandi classici del festival “Lecco città dei Promessi Sposi”: la camminata manzoniana e la lettura dell’incipit del romanzo nella versione definitiva e in quella del cosiddetto “Fermo e Lucia”.

Festival “Lecco Città dei Promessi Sposi”: in tanti alla lettura in Canottieri nonostante il forte vento

Tutto come da programma per la 52^ edizione della Camminata Manzoniana organizzata da LTM: la partenza è stata preceduta dall’esibizione degli sbandieratori e musici di Primaluna sul piazzale delle Meridiane; poi i quasi 4000 partecipanti hanno pacificamente invaso le vie della città lungo i tre percorsi previsti (5, 11 e 20km) durante i quali hanno potuto ammirare 12 scene tratte dal romanzo animate da “Il filo teatro”.

Con un fuori programma invece la tradizionale lettura manzoniana prevista quest’anno alla Canottieri. Sull’incantevole terrazza del club oggi c’era un ospite inatteso e invadente: un vento freddo che ha costretto gli organizzatori a cambiare il teatro della lettura, pur sempre nella stessa location. Così mentre i saluti di Sergio Invernizzi, medico sociale della Canottieri e l’introduzione di Mauro Rossetto si sono svolti come previsto sulla terrazza, la lettura di Luca Radaelli ha avuto luogo nel più riparato campo da tennis.

Sempre intensa l’interpretazione di Radaelli che prima di proporre i brani manzoniani, ha commentato il fuoriprogramma con un brevissimo estratto del Ghislanzoni che fotografava la situazione, una descrizione ironica di Lecco, “con un clima cosi piacevole nelle 10 o 12 giornate in cui non c’è vento”.

Mauro Rossetto, direttore dei musei cittadini e direttore artistico del festival, ha invece ricordato gli elementi salienti dell’incipit del romanzo “descritto come se si vedesse il paesaggi da un drone, dal macro al micro”, e l’interesse culturale e sociale di Manzoni per la viticultura “il suo obiettivo non era tenere per sé le conoscenze acquisite da par suo anche attraverso la lettura di molti volumi sull’argomento che si era fatto spedire dalla Francia, ma trasferirle ai contadini”.

Ha poi accompagnato i presenti alla scoperta delle differenze tra le due versioni. L’evento si è concluso con un aperitivo in cui è stato possibile degustare le birre artigianali del birrificio Erba Monstrum, sponsor tecnico del festival con il birrificio Du Lac.

Il programma del pomeriggio

Alle 14.00, con ritrovo alla Torre Viscontea, partirà il tour delle fortificazioni di Lecco, a cura di Luigi Rosci, in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano.

L’appuntamento finale del festival si terrà dalle 16 presso Villa Ghislanzoni con “Tea Time in Villa – Il mio incontro con la Quarantana di Alessandro Manzoni”. L’appuntamento si aprirà con una merenda storica con pasticceria d’epoca, tè e cioccolata. Alle 17 una tavola rotonda vedrà il celebre artista Emilio Isgrò dialogare con il direttore artistico del Festival Mauro Rossetto, la dirigente Area Cultura e Turismo del Comune di Lecco Giuseppina Di Gangi, lo storico dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Urbino Marco Bazzini, e Giulio Desiderio, architetto, dello Studio Cucinella di Roma.

L’incontro sarà seguito dall’esibizione musicale del Quartetto di Bergamo, formato da Ettore Begnis e Stefania Trovesi (violini), Flavia Giordanengo (viola) e Flavio Bombardieri (violoncello), che proporranno un ricco repertorio classico.