la discussione

Lecco, nido di Bonacina fermo e danni all’Istituto Don Guanella al centro del dibattito

Stop ai lavori del nuovo nido e allagamenti dopo il nubifragio: consiglieri e amministrazione a confronto sulle soluzioni per famiglie e cittadini.

Lecco, nido di Bonacina fermo e danni all’Istituto Don Guanella al centro del dibattito

Il cantiere del nuovo asilo nido di Bonacina e i danni subiti dall’Istituto Don Guanella dopo il nubifragio del 24 luglio 2025 sono stati al centro delle domande di attualità emerse lunedì  29 settembre 2025 in Consiglio comunale a Lecco. Due temi diversi, ma accomunati dalle richieste di chiarimento avanzate all’amministrazione.

Lecco, nido di Bonacina fermo e danni all’Istituto Don Guanella al centro del dibattito

Sulla vicenda del nido, la consigliera Clara Fusi (Gruppo per Lecco) ha chiesto conto dello stop ai lavori e della rescissione del contratto con l’impresa appaltatrice. L’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi ha confermato la rottura:

“La gara era stata gestita da Invitalia, non dal Comune. La ditta si è rivelata inadeguata, accumulando ritardi che non potevamo più tollerare. Ora individueremo un nuovo operatore e sarà mia cura aggiornare sulle modalità. I lavori già fatti e gli eventuali danni sono sotto controllo della direzione lavori”.

Il nido – il terzo comunale in città – sorgerà nell’ex scuola di via Timavo e potrà accogliere 35 bambini da 0 a 3 anni. È finanziato con fondi Pnrr. L’assessore al Welfare Emanuele Manzoni ha aggiunto una panoramica sull’offerta educativa:

“I nidi comunali dispongono di 136 posti, a cui si sommano 130 nelle strutture convenzionate e i centri prima infanzia, per un totale di 320 posti. Con circa 270 nascite l’anno, Lecco supera ampiamente il parametro europeo del 30% fissato dall’Obiettivo di Lisbona”.

Altro tema caldo, quello dei danni all’Istituto Don Guanella, stimati in 27mila euro. A sollevare il caso è stato Corrado Valsecchi (Appello per Lecco), riportando la denuncia del responsabile della comunità educativa, don Agostino Frasson. La pioggia torrenziale di fine luglio aveva allagato laboratori e sale riunioni, rovinando muri e strumentazione. Secondo Valsecchi, a causare l’allagamento sarebbero stati i lavori sulla passerella di via Carlo Porta, che avrebbero creato una sorta di diga convogliando l’acqua verso l’istituto.

Il sindaco Mauro Gattinoni ha replicato chiarendo che, se è stato aperto un sinistro, spetterà alle assicurazioni stabilire l’eventuale indennizzo. Ha poi precisato che gli uffici comunali stanno valutando la possibilità di ripristinare lo scolo diretto delle acque di via Carlo Porta verso il fiume, com’era prima degli interventi di manutenzione.

Due dossier che restano aperti e che chiamano l’amministrazione a dare risposte attese da famiglie e cittadini.

 

Andrea Gianviti