“Responsabilità è un termine politico, perché ci mette in relazione con l’altro, in privato e in pubblico fino a divenire responsabilità inter e intra generazionale, se pensiamo a temi come la sostenibilità”. Con queste parole il sindaco Mauro Gattinoni ha salutato l’apertura dell’ottava edizione del Festival Treccani della lingua #leparolevalgono, inaugurato ieri, venerdì 26 settembre 2025, a Palazzo delle Paure a Lecco. Responsabilità è infatti la parola filo conduttore dell’edizione 2025.
Inaugurato a Lecco il Festival Treccani della Lingua italiana
Mario Romano Negri, presidente della Fondazione Treccani Cultura, ha ricordato l’impegno, la responsabilità della Fondazione nella diffusione della lettura e della cultura, sottolineando come il Festival, nato a Lecco, sia diventato un’importante realtà nazionale: “Nel 2025 si è svolto a Roma, Lecce, Gorizia, Cagliari e ora a Lecco – ha sottolineato – e ci sono già importanti appuntamenti anche per il prossimo anno”.
Simona Piazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, ha ripercorso le tappe salienti della storia del festival, nato nell’alveo degli eventi dedicati a Manzoni e “da un’intuizione di Mario Romano Negri che si è trasformata in un atto di responsabilità”. Nel ringraziare il presidente della Fondazione per l’iniziativa e il sindaco per aver raccolto il testimone dell’amministrazione precedente che l’aveva vista nascere, ha sottolineato come ora il festival sia una “responsabilità collettiva” e ha dato appuntamento al prossimo anno “in una rinnovata Villa Manzoni”.
Lectio del filosofo Ronchi sul concetto di responsabilità
Dopo i saluti istituzionali, il filosofo Rocco Ronchi ha tenuto la prima “lectio” della tre giorni di eventi e conferenze con un intervento dal titolo La responsabilità della libertà.
Ripercorrendo le suggestioni di una scuola di pensiero filosofico che da Sant’Agostino attraversa il pensiero occidentale passando per Kierkegaard e Heidegger, ha collocato la responsabilità prima della libertà.
“La responsabilità non discende dalla libertà, ma dal ‘Non poter non’ rispondere a un imperativo categorico, una legge morale di eco kantiano che indirizza l’azione. La coscienza della legge morale chiama in modo imperativo a fare. – ha spiegato – La prova empirica è per esempio nelle lettere dei condannati a morte della Resistenza. Il loro linguaggio non è un linguaggio di libertà, quasi nessuno dice ‘ho scelto’; molti scrivono ‘davanti all’orrore non ho potuto non fare questa scelta’”. Un radicale cambio di paradigma rispetto al pensiero che ritiene l’uomo responsabile delle proprie azioni in quanto libero di scegliere: “Estremizzando, possiamo dire: il soggetto che basa le sue azioni sul primato della libertà non può che essere irresponsabile, perché non assoggetta la sua volontà a nulla, nemmeno alla realtà, nemmeno alle leggi fisiche o alla matematica”.
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Alla scoperta dei neuroni specchio con il neuroscienziato Rizzolatti
Il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, autore della scoperta dei neuroni specchio, ha poi catturato l’attenzione del pubblico che ha riempito la sala conferenze di Palazzo delle Paure raccontando come è avvenuta la scoperta, i quattro anni di sperimentazione prima dell’annuncio e la rilevanza di questi neuroni rispetto al concetto di empatia cognitiva, perché ci permettono di “capire dall’interno”, non solo di imitare, ma di cogliere le intenzioni, almeno nei soggetti neurotipici. “Sono una struttura antica, basica, presente in tutte le specie” ha chiarito. Un intervento che ha permesso di intuire le straordinarie potenzialità della scoperta dei neuroni specchio e l’affascinante cammino della sperimentazione scientifica.
Il cantautore Silvestri a favore della Global Sumud Flotilla
Il festival si è poi spostato, dopo cena, nell’Auditorium della Casa dell’Economia, dove Cristina Faloci di Rai Radio3, autrice e produttrice di “La lingua Batte”, ha dialogato con il cantautore Daniele Silvestri in una serata intensa e ricca di emozioni, che ha permesso al pubblico di ripercorrere il suo percorso personale e professionale, attraverso le sue parole e le sue canzoni. “Credo che poche volte nella storia è stato così chiaro come oggi dove stanno le responsabilità – ha esordito, riferendosi chiaramente a quanto sta avvenendo a Gaza e alla spedizione della Global Sumud Flotilla – La scelta di chi si è messo per mare per portare aiuti alla popolazione palestinese intende provocare un movimento di coscienza in tutti noi, prima ancora che nel mondo politico. Una chiamata alla responsabilità per chi finora ha voltato la testa di fronte al dramma che là si consuma. La Flotilla rappresenta il meglio di noi, il rimasuglio di una umanità che vuole preservare il nostro essere umani. Per questo comprendo solo in parte l’appello del Presidente Mattarella: lo comprendo come padre preoccupato per la sicurezza dei propri figli, ma non come capo dello Stato”.
Non solo impegno civile. Le canzoni di Daniele Silvestri, punta di diamante dei cantautori post-moderni, sono anche la testimonianza di un magistrale uso della parola e delle parole, che alterna giochi linguistici, allitterazioni e rime, che spazia dall’italiano al romanesco, che si misura con il rap, che fa uso del parlato/cantato. E la sua generosa performance di ieri sera – conclusa con “A bocca chiusa” – ha dato ampia testimonianza di un impegno di oltre trent’anni, premiato per altro, oltre che dall’affetto del pubblico, anche da numerosi riconoscimenti della critica.
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Il programma di oggi, sabato
Il festival prosegue questa mattina, sabato 27 settembre 2025, con numerosi appuntamenti. Alle ore 10 alla Società Canottieri Lecco si svolgerà l’incontro I valori dello sport: gli ori olimpici Antonio Rossi e Valentina Rondini dialogano con il generale delle Fiamme Gialle Antonio Marco Appella e il generale Vincenzo Parrinello, dirigente sportivo.
Sempre alle 10, però, a Palazzo delle Paure al piano terra si terrà il laboratorio di fumetti per i più piccoli intitolato Parola Topolino con Blasco Pisapia, disegnatore ufficiale della redazione di Topolino.
Alle ore 11, a Palazzo delle Paure nella sala conferenze, Domitilla Dardi ci accompagnerà a conoscere La rivoluzione del rammendo. La responsabilità del far durare le cose.
Alle ore 12 appuntamento centrale del festival con Le parole valgono a cura di Giuseppe Patota e Valeria Della Valle.
Nel pomeriggio, alle ore 17 si svolgerà l’incontro con Beatrice Cristalli, La responsabilità nella lingua: un viaggio tra etimologia, storia e nuovi significati.
Alle ore 18 Walter Siti ci accompagnerà in un incontro intitolato La letteratura tra disimpegno e vocazione terapeutica.
Alle ore 19 Nicolas Ballario con Paola Manfredi e Velasco Vitali ci racconteranno invece Che cosa c’è tra etica ed estetica. La responsabilità dell’arte.
Gli incontri e gli spettacoli del Festival saranno ad accesso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il programma, suscettibile di variazioni, è consultabile sui siti del Festival Treccani e della fondazione Treccani.