Un silenzio attonito, ancora incredulo, accompagnato solo dalle lacrime e dalla pioggia scrosciante sul sagrato della chiesa.
E’ stato un doppio funerale commosso, quello celebrato venerdì pomeriggio per dare l’ultimo saluto a Giorgia Cagliani e Milena Marangon, le 21enni padernesi travolte e uccise sabato 20 settembre in via per Airuno a Brivio, mentre si recavano in paese per festeggiare.
Giorgia Cagliani e Milena Marangon, l’ultimo saluto a Paderno
In una chiesa parrocchiale gremita, a Paderno d’Adda, con il piazzale affollato, l’intera comunità si è stretta alle famiglie per accompagnare le ragazze, amiche da tutta la vita, nel loro ultimo viaggio terreno.
«Il cammino di una vita, le esperienze, i successi, i bisogni, i volti, gli abbracci e i desideri: tutto, alla fine, porta qui, all’unica meta possibile, che è quella di sentirsi figli di Dio, non più come una parola detta o ascoltata, ma come un’esperienza – ha esordito il parroco don Gianni De Micheli nell’omelia – Ci mettiamo tanto a capire che siamo al mondo solo perché siamo amati, cerchiamo conferme ed emozioni terrene, ma la vera dimora è una sola, ovvero quella di Dio tra gli uomini. Come un figlio è morto ingiustamente crocifisso, così due figlie sono state investite sull’asfalto. Dio è qui, fra noi, si è steso su quella strada e ha fatto emergere ciò che di vero e di bello c’era in Giorgia e Milena, che rimarrà sempre con noi».
Il sacerdote ha voluto ricordare le due ragazze nella loro essenza, con le loro passioni e i loro modi di essere: «Possiamo danzare con e per Milena, possiamo stare in partita con lo stesso agonismo e per Giorgia, anche se non esattamente come loro. Il “come” di ognuno di noi è unico e irripetibile, ma quella carica e quel modo di essere amiche che ci hanno lasciato, rimarrà per sempre».
Prima della conclusione della cerimonia funebre, le amiche e compagne della ginnastica ritmica di Milena Marangon hanno letto un ricordo: «Ciao Mile, eri pura, bella e sincera e per noi resterai sempre un’amica e una compagna speciale. Ognuno di noi si sente fortunato ad averti conosciuto nella tua bellissima semplicità. Quando pensiamo a te ci viene in mente il tuo sorriso, sempre grande, dolce e contagioso: era la tua forza e la tua firma».
Un ricordo condiviso anche dalle allenatrici, che Milena l’hanno visto crescere in palestra fin da quando era bimba.
La parola è quindi passata alle amiche e compagne di squadra di Giorgia nella Polisportiva Besananese. «Sei sempre stata diretta e forte, senza aver paura di dire quello che pensavi, ma mai maleducata. Oggi ricordiamo le mille mollette colorate che decoravano la tua coda e il nostro sacro giovedì dello spritz prima dell’allenamento. Eri sempre felice per i successi degli altri e l’ammirazione che proviamo per te non è e non sarà mai solo un ricordo. Sarà difficile scendere in campo senza sentire la tua voce, sarà strano affrontare questa stagione senza la tua determinazione, ma sarai per sempre nella nostra squadra e promettici, da lassù, che tiferai per noi».
Anche il sindaco Gianpaolo Torchio ha voluto ricordare le due giovani e stringersi alle loro famiglie.
Un ultimo saluto è arrivato da don Riccardo Cagliani, che ha ringraziato tutti i presenti.
All’uscita dei feretri, un corteo silenzioso ha accompagnato le ragazze e le loro famiglie al cimitero, sotto la pioggia scrosciante, per la tumulazione di Milena.
Per Giorgia, invece, si è scelta la cremazione.