Si è riunita ieri, giovedì 18 settembre 2025, la Commissione consiliare 5 del Comune di Lecco. Un ordine del giorno fitto che ha toccato tre temi di particolare rilievo per la città: il progetto legato alla rete di teleriscaldamento, il piano comunale per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’apertura del nuovo gattile a Villa Guzzi.
Un nuovo manufatto per il teleriscaldamento
La prima parte della seduta è stata dedicata all’esame del progetto di realizzazione di un
manufatto di circa 125 metri quadrati di superficie lorda, comprensivo di volumi tecnici
connessi al teleriscaldamento. L’opera prevede anche l’innalzamento delle due canne
fumarie esistenti da 20 a 25 metri, un adeguamento considerato necessario per il corretto
funzionamento dell’impianto.
L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi ha chiarito la cornice normativa: “La legge in materia di energia prevede che l’autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia non solo costituisca titolo a costruire ed esercitare l’impianto, ma rappresenti anche variante allo strumento urbanistico vigente e adottato. Per questo l’intervento approda in Commissione”.
Rusconi ha poi sottolineato il valore pubblico del progetto: “È evidente l’interesse generale, poiché l’opera consentirà di completare l’anello del teleriscaldamento che parte dalla centrale Silea di Valmadrera e utilizza i cascami termici generati dalle acciaierie del Caleotto. In una fase storica in cui i temi dell’energia e della sostenibilità ambientale sono sempre più centrali, riteniamo utile approvare un intervento che dà attuazione alla convenzione sottoscritta con Silea dai Comuni di Lecco, Malgrate e Valmadrera”. Non essendo previste opere a scomputo, sarà la società A5 Energia a corrispondere al
Comune gli importi dovuti.
Dal fronte dell’opposizione non sono mancati rilievi. Corrado Valsecchi ha chiesto di poter visionare il progetto: “Il manufatto era previsto solo in caso di utilizzo dei cascami termici del Caleotto. Vorrei capire esattamente che impatto visivo avrà e cosa vedranno i cittadini una volta realizzata l’opera”.
A replicare è stato l’ingegner Crippa, che ha rassicurato i consiglieri: “Gli elaborati
progettuali fanno parte della documentazione già esaminata nella conferenza di servizi.
Sono tutti agli atti e trattati come una pratica edilizia a tutti gli effetti”. Valsecchi ha quindi
ribadito la propria intenzione di presentare formale richiesta di accesso agli atti.
Un piano triennale contro le barriere architettoniche
Il secondo punto discusso ha riguardato l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’assessore Renata Zuffi ha annunciato che il Comune ha ottenuto un finanziamento del Pnrr per rendere più accessibile la biblioteca civica e che, in collaborazione con il Politecnico, è stato messo a punto un piano di interventi più ampio. “Negli ultimi anni Regione Lombardia ha abbracciato il concetto di inclusione universale – ha osservato – che va oltre le barriere fisiche e considera tutte le forme di disabilità e fragilità. L’obiettivo è mettere la persona al centro dei progetti di trasformazione urbana”.
L’architetto Alice Bottelli ha illustrato nel dettaglio le attività svolte: “Abbiamo suddiviso la città in quartieri, effettuato sopralluoghi e misurazioni, mappato criticità non solo su edifici comunali ma anche su vie, piazze e giardini. Particolare attenzione è stata data alle arterie principali che collegano i poli pubblici”. Il piano prevede un cronoprogramma triennale con un investimento complessivo di 89mila euro tra interventi sulla biblioteca e nell’ambito urbano.
Durante il dibattito, Valsecchi ha accolto con favore le misure proposte ma ha invitato
l’amministrazione a non trascurare la sensibilizzazione dei cittadini: “Benissimo gli interventi strutturali, ma resta un problema culturale. Penso a chi parcheggia sulle rampe dedicate alle carrozzine o agli ipovedenti: se non si lavora anche sul rispetto delle regole, rischiamo che gli sforzi progettuali siano vanificati”.
Il gattile di Villa Guzzi apre le porte
La Commissione ha infine affrontato il tema del nuovo gattile cittadino, i cui lavori si sono
conclusi nel marzo scorso. La successiva manifestazione di interesse ha portato
all’affidamento della gestione all’associazione Zampamica, che oltre al gattile si occuperà
anche dell’oasi felina all’interno del parco di Villa Guzzi e del censimento delle colonie feline.
La struttura è stata realizzata con il supporto di Ats, con un investimento complessivo di
360mila euro. Attualmente ospita 40 gatti nell’oasi e 16 nel ricovero, ma l’obiettivo è
garantire cure, recupero e, quando possibile, adozioni. L’inaugurazione ufficiale, aperta alla cittadinanza, è fissata per sabato 18 ottobre. “Prevediamo anche corsi di formazione sulla cura degli animali – è stato spiegato – in modo da rafforzare la rete di volontari e famiglie disponibili ad accogliere i gatti”.