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Treni Lecco–Tirano: giornata inaugurale tra disagi e guasti, presentata interrogazione al ministro dei Trasporti

Anche oggi circolazione con criticità per un guasto

Treni Lecco–Tirano: giornata inaugurale tra disagi e guasti, presentata interrogazione al ministro dei Trasporti

La tanto attesa riapertura della linea ferroviaria Lecco–Tirano si è trasformata in un incubo per i pendolari. Ieri, unedì 15 settembre, giorno inaugurale dopo i lavori estivi, il servizio è stato caratterizzato da ritardi allucinanti dovuti a un guasto registrato nei pressi di Colico, che ha mandato in tilt l’intera circolazione.

Treni Lecco–Tirano: giornata inaugurale tra disagi e guasti, presentata interrogazione al ministro dei Trasporti

I disagi non si sono fermati alla prima giornata: anche oggi, martedì 16 settembre 2025 , la situazione resta difficile. Il treno 2823 (Tirano 09:45 – Milano Centrale 12:40) viaggia con pesanti ritardi a causa di un nuovo guasto alla linea ferroviaria. Intanto, da Trenord arriva la rassicurazione che i tecnici di RFI sono al lavoro per risolvere il problema e ripristinare la regolarità della linea, anche se al momento non è stata fornita una tempistica certa sul ritorno alla normalità.

Di fronte a questo scenario, il partito Azione ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti per chiedere chiarimenti immediati sulla gestione del servizio e sulle garanzie per i viaggiatori. Non solo ma anche il Pd è sceso in campo.

“È inaccettabile che al momento della riattivazione della linea Tirano–Lecco–Milano dopo mesi di chiusura ci si trovi di fronte a disagi e ritardi – sottolinea  Giulia Pastorella, deputata e vicepresidente di Azione che annuncia il deposito in data odierna di un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione Lecco –   I pendolari che si spostano lungo quella linea hanno diritto a un servizio efficiente, soprattutto dopo mesi di chiusura. Il Ministro Matteo Salvini faccia chiarezza sul reale stato dei lavori e sui tempi effettivi di ritorno alla normalità”.

Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione Lecco

Nonostante la riattivazione del servizio ferroviario sulla linea Tirano–Lecco–Milano, riaperta cpme detto  15 settembre dopo l’interruzione estiva per lavori di ammodernamento, i pendolari continuano infatti a subire forti disagi: riduzione della velocità dei convogli, corse sostituite da autobus, fermate soppresse e tempi di percorrenza più lunghi.

“A ciò si aggiungono i lavori ancora incompleti in diverse stazioni — come a Colico — e i guasti già registrati nella giornata inaugurale, con conseguenti ritardi e cancellazioni”.

“Come sezione provinciale del partito, riteniamo necessario richiamare il ministro dei trasporti su un una situazione delicata come quella della ferrovia Milano Lecco Sondrio – ha commentato Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione Lecco –  A pochi mesi dalle olimpiadi, nonostante la riapertura delle scuole e delle attività lavorative, il servizio di trasporto ferroviario è tutt’altro che certo. Serve più controllo sullo status dei lavori condotti da RFI.”

Anche Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd,  è intervenuto per commentare  quanto successo nelle prime ore di riapertura della linea: “Ho depositato solo la settimana scorsa un’interrogazione di cui attendo risposta in Commissione e in cui chiedo quali effettivi miglioramenti interesseranno la mobilità del territorio lecchese e valtellinese dopo gli interventi di quest’estate sulla linea ferroviaria di collegamento tra la Valtellina e Milano. Ma le risposte sono già arrivate e siamo punto e a capo, a giudicare dalle lamentele dei pendolari e da quanto denuncia la Filt-Cgil: il primo giorno di riapertura della linea ferroviaria Lecco-Tirano ha portato con sé ritardi e disservizi che hanno pesantemente inciso sulle attività di lavoratori e studenti, dice il sindacato. Inaccettabile”.

Il consigliere Gian Mario Fragomeli

“Nell’interrogazione ho ricordato l’importanza e la complessità del collegamento, sia dal punto di vista stradale (la Ss 38 è a una corsia per senso di marcia), sia da quello ferroviario (anche in questo caso binario unico e lentezza). Ma a partire dal 2023, ogni estate la linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano è stata interrotta per consentire a Rfi di effettuare lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento tecnologico, per garantire elevati standard di sicurezza, migliorare l’affidabilità dell’infrastruttura e l’accessibilità alle stazioni e migliorare la regolarità del servizio anche in vista della Olimpiadi del 2026”, ricorda il dem.

“Per questo con l’atto chiedevo quali sono stati i miglioramenti, ma anche quali lavori riguardanti la mobilità saranno completati dopo la fine dell’evento olimpico e se e quali ulteriori interventi l’assessore regionale ai Trasporti proporrà per ridurre i tempi di percorrenza per raggiungere l’alta Valtellina, ad esempio valutando raddoppi selettivi. Aspetto le risposte, ma dal punto di vista ferroviario già ci sono: i disagi patiti nei primi giorni dagli utenti non sono da attribuire a un assestamento. Perché altrimenti non usciremo mai più da questa situazione. Ora voglio spiegazioni a tutto tondo”, conclude Fragomeli.