IL CASO

La missione scientifica degli ingegneri oggionesi tra Islanda e Groenlandia

Sei professionisti studieranno il cambiamento climatico e nuovi itinerari da condividere

La missione scientifica degli ingegneri oggionesi tra Islanda e Groenlandia
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La missione scientifica degli ingegneri oggionesi tra Islanda e Groenlandia. Il 28 agosto una spedizione di professionisti partirà per un viaggio di 22 giorni alla volta di Islanda e Groenlandia. Questo progetto nasce da una collaborazione tra l’associazione di volontariato «RipartiAmo», dallo Studio Tech Engineering e A+T, architettura e tecnica (entrambi di Bellano), e Gps Brianza di Oggiono (già reduce da cinque spedizioni extraeuropee in Patagonia, Australia, Alaska, Perù e Nepal).

La missione scientifica degli ingegneri oggionesi tra Islanda e Groenlandia

Come destinazione sono stati scelti i territori dell’estremo nord, luoghi affascinanti e inesplorati, dove sono più visibili i segni del cambiamento climatico. A guidare la spedizione sarà l’ingegnere Giorgio Meroni di Oggiono, accompagnato dall’architetto Christian Crippa (di Olgiate Molgora), dagli ingegneri Elena Formenti e Marta Longhi (di Oggiono), dal pilota di droni dottor Matteo Lonni (di Saronno), e l’operatore video e drone Mirko Tumbiolo (di Cassago Brianza).

Il capo spedizione Meroni ha raccontato: «La mia esperienza è iniziata nel 2002 quando sono partito per il Nepal per scrivere la mia tesi, dove ho mappato i sentieri del parco Everest. Durante l’ultima spedizione, nel 2011, abbiamo iniziato ad osservare le conseguenze del cambiamento climatico come lo scioglimento del permafrost e il ritiro dei ghiacciai. Il nostro obiettivo per questo viaggio è quello di creare divulgazione e diffondere un messaggio. Abbiamo scelto come meta la Groenlandia, oltre all’Islanda, perché è ricca di spazi inesplorati che ora stanno iniziando ad avere più visibilità. Non possiamo bloccare il turismo ma possiamo contribuire a renderlo più sostenibile: invece di grossi aerei internazionali o costosissime crociere inquinanti vogliamo promuovere un turismo che lasci qualcosa al territorio locale e ai suoi abitanti, che non si limiti a lasciare i turisti vicino alle loro mete, lasciare che inquinino il territorio per poi lasciarlo senza nulla in cambio. Per questo la nostra spedizione utilizzerà solo mezzi locali e sostenibili: piccoli aerei, canoe, biciclette o andremo a piedi. Allo stesso tempo avremo anche l’occasione di intervistare la popolazione per studiare l’architettura e informarci sui metodi che utilizzano per resistere alle basse temperature».

Sostanzialmente dunque saranno due i grandi obiettivi da centrare: la creazione di un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) delle aree esplorate, con mappatura dei percorsi naturalistici, rifugi, punti panoramici, zone di interesse geologico e biologico; e il rilevamento Gps di sentieri e itinerari, con successiva pubblicazione in formato digitale e cartaceo di mappe escursionistiche fruibili anche su strumentazioni satellitari.

A ciò, come detto, si aggiunge lo studio delle dinamiche glaciali, delle variazioni meteorologiche e dell'impatto dei raggi Uv sulla vegetazione lichenica e muschiva artica. Non mancherà anche la sperimentazione di dispositivi di localizzazione e sicurezza a basso costo per l’uso escursionistico. Il progetto ha anche l’obiettivo di creare una raccolta di materiale video e fotografico per creare un portale web divulgativo dove sarà possibile scaricare dati, tracce Gps e mappe. Durante la spedizione invece sarà possibile restare aggiornati seguendo il blog al sito www.ripartiamo.blog dove sarà compilato giorno per giorno un diario di viaggio; i ricercatori inoltre si collegheranno in videoconferenza con alcune scuole del territorio direttamente dalle loro destinazioni per raccontare anche ai più giovani la spedizione e discutere con loro le problematiche ambientali.

Al termine, al rientro del gruppo (previsto il 19 settembre), saranno invece previste alcune serate pubbliche che porteranno un resoconto del viaggio.  L’iniziativa ha permesso anche ai tre soggetti coinvolti, Ripartiamo, Gps Brianza e Studio Tech Engineering e A+T (che hanno ricevuto anche il patrocinio e il sostegno di diversi Comuni del territorio) di far conoscere ancora meglio la propria realtà e le proprie mission.

Alessia Sala

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