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A Lecco nasce il nodo locale della Rete di Trieste: cattolici in campo per una politica dal basso

Presentato alla Casa sul Pozzo il coordinamento lecchese della rete di amministratori ispirati ai valori della Settimana Sociale dei Cattolici: tra i promotori Mauro Gattinoni, con la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori del territorio.

A Lecco nasce il nodo locale della Rete di Trieste: cattolici in campo per una politica dal basso
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«Non è un partito, né un gruppo predeterminato calato dall’alto, ma nasce dal basso. È un percorso nuovo e diverso, frutto della Settimana Sociale indetta lo scorso anno dalla CEI. Quell’esperienza ha un obiettivo pre-politico, sociale ancor prima che politico. E in questo contesto è nata una rete di amministratori locali. Oggi, a Lecco, nasce un nuovo nodo di questa rete». Così Gerolamo Fazzini, storico giornalista e docente, ieri,  martedì 29 luglio 2025  ha presentato a Lecco, alla Casa sul Pozzo nel rione di Chiuso, la neonata compagine lecchese della Rete di Trieste, o per meglio dire il coordinamento provinciale di questa esperienza bipartisan di cattolici attivamente impegnati in politica.

A Lecco nasce il nodo locale della Rete di Trieste: cattolici in campo per una politica dal basso

A guidare il coordinamento lecchese è il sindaco del capoluogo Mauro Gattinoni.

Tanti gli amministratori presenti in sala, a partire da buona parte della Giunta di Palazzo Bovara (Giovanni Cattaneo, Emanuele Torri, Renata Zuffi). Non sono mancati Saulo Sangalli, Giacomo Galli e Mattia Bernasconi di Fattore Lecco. E ancora la sindaca di Oggiono Chiara Narciso, la vicesindaca di Merate Valeria Marinari, il consigliere di Malgrate Aldo Maggi, la presidente della Comunità Energetica di Lecco Silvia Negri e il sindaco di Rogeno Matteo Redaelli.

Vicini all’iniziativa, ma assenti per cause di forza maggiore, Marco Passini (sindaco di Olginate), il collega di Galbiate Piergiovanni Montanelli e quello di Valmadrera Cesare Colombo.

Una presentazione che ha visto anche la partecipazione del prevosto di Lecco don Bortolo Uberti, don Walter Magnoni, parroco di Acquate, Bonacina e Olate, e don Marco Bassani, responsabile della Pastorale dei Migranti.

Ad entrare nel vivo dell’iniziativa è stato Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia e coordinatore nazionale della Rete di Trieste, che ha illustrato la breve storia e gli obiettivi della nuova realtà, che vuole essere anzitutto il network degli amministratori locali di ispirazione cattolica.

Nata a margine della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, tenutasi proprio a Trieste nel luglio 2024, la Rete si pone l’obiettivo di promuovere un nuovo modo di fare politica: «dal basso» e «dal di dentro» della quotidianità dei territori. Costituita a febbraio 2025, conta oggi circa 1.000 amministratori ed ha come orizzonte l’elaborazione di una piattaforma programmatica trasversale, disponibile ad essere adottata dalle amministrazioni locali così come dai partiti e dalle forze civiche.

«La nostra vuole essere una risposta al crollo della partecipazione dei cittadini che non si avvicinano più al dibattito pubblico – ha sottolineato Russo –. La Rete è trasversale ai partiti e non vuole essere una corrente interna ad essi, ma vuole mettere al centro unità e fraternità. Ricerchiamo un minimo comune denominatore tra le esperienze e lo abbiamo trovato in questi primi 5 punti che presentiamo, ma siamo consapevoli che ciò richiede tempi lunghi: non guardiamo al prossimo traguardo elettorale, ma vogliamo avviare processi».

Ma quali sono questi 5 punti? A rispondere alla domanda è stato Gattinoni: «Il cammino si propone di far diventare concreti, anche attraverso ordini del giorno da portare nei Consigli comunali, 5 obiettivi: giovani protagonisti delle politiche, partecipazione democratica, welfare territoriale inclusivo, transizione ecologica e tutela del territorio, e attenzione alle aree interne e alle periferie. C’è poco da discutere sull’urgenza di questi temi, ora c’è bisogno di agire».

Il sindaco di Lecco ha sottolineato come molte di queste priorità corrispondano, nello spirito e nei contenuti, a quanto già sul nostro territorio si faccia: dall’attenzione ai giovani agli interventi sull’housing sociale, ma anche i patti di collaborazione con la cittadinanza e le comunità energetiche.

Diversi gli interventi dei presenti: chi incuriosito dai temi e dallo stile della proposta, chi per aderire a questa rete. Saulo Sangalli (già aderente alla Rete insieme agli altri consiglieri e assessori di Fattore Lecco) ha apprezzato l’orientamento verso il protagonismo dei giovani. Chiara Narciso ha dichiarato il proprio interessamento per l’iniziativa perché dimostra come i valori possano tradursi anche in scelte concrete e come il confronto sia uno stimolo importante per chi amministra, soprattutto se porta alla condivisione di esperienze e buone pratiche. Valeria Marinari ha sottolineato la trasversalità della proposta come elemento che l’ha fatta avvicinare.

A concludere gli interventi don Walter Magnoni, presente a Trieste quando la Rete prendeva vita, che ha espresso il proprio auspicio nel veder crescere qualcosa di positivo e concreto da questa iniziativa.

Ora appuntamento dopo l’estate, quando saranno organizzate nuove occasioni di confronto e approfondimento delle tematiche proposte dalla Rete.

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