Commissione sul Bione: manutenzione e criticità sul tavolo
Si è tornati a discutere dello stato del centro sportivo comunale del Bione. Tra i presenti anche il gestore della struttura, il dottor Menga

Nella serata di ieri, venerdì 13 giugno 2025, nella Commissione consiliare 1, si è tornati a discutere dello stato del centro sportivo comunale del Bione.
Tra i presenti anche il gestore della struttura, il dottor Menga, chiamato a rispondere alle numerose questioni sollevate dai consiglieri.
Commissione sul Bione, tante questioni da affrontare
Ha aperto il confronto la consigliera Lorella Cesana, che ha puntato l’attenzione sul mancato funzionamento della pompa di sollevamento delle acque scure: «So che è stato fatto un intervento, ma vorrei sapere se gli assessori l’hanno vista in funzione».
La consigliera ha elencato poi una serie di problematiche legate alla manutenzione generale del centro, dalla pista d’atletica deformata ai tempi e modalità di manutenzione dei campi da calcio, passando per la sanificazione degli spogliatoi della piscina. «Vorremmo conoscere – ha aggiunto – la frequenza dei controlavaggi in piscina, se esistano manuali d’uso dei campi e un dettaglio sugli interventi ordinari e straordinari eseguiti sugli spogliatoi. Inoltre, vorrei sapere come si intende intervenire sul rettilineo indoor e, soprattutto, cosa accadrà dopo la scadenza dell’attuale gestione». Puntuale la replica del gestore Menga: «La pompa è funzionante. Abbiamo sostituito un sistema di filtrazione che non veniva aggiornato da vent’anni e ora i ricambi d’acqua sono nella norma. È chiaro che il centro è datato e ha bisogno sia di manutenzione ordinaria – per circa 100mila euro l’anno – che straordinaria. In media, i nostri interventi avvengono entro 24-48 ore. Per il campo uno, abbiamo investito 15mila euro per l’omologazione».
L’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi ha confermato il problema riscontrato nella corsia uno della pista d’atletica, dovuto a un’usura da utilizzo intenso: «C’è stato un sollevamento dello strato di finitura. Siamo in attesa di un preventivo da parte dell’azienda per la riparazione. Per il rettilineo indoor, al momento non sono previsti nuovi fondi, ma manteniamo un dialogo costante con l’Atletica Colombo». Sul palazzetto, invece, sono previsti lavori per ottenere l’omologazione federale: illuminazione rinnovata e 40mila euro stanziati per il consolidamento del solaio con rete antisfondellamento.
Torri: "Ci sono criticità, ma il centro sportivo più grande della Lombardia"
Ha preso poi la parola l’assessore allo Sport, Emanuele Torri: «Sì, il nostro centro sportivo ha delle criticità, ma resta il più grande della Lombardia. Abbiamo già realizzato diversi interventi, specie sulle aree esterne. Monitoriamo costantemente le segnalazioni e rispondiamo nel rispetto dei tempi tecnici. Capisco il desiderio di un centro rinnovato, ma serve procedere per gradi. Quanto alla gestione dopo il 2025, non è argomento di questa commissione: posso solo dire che stiamo operando nel rispetto del contratto attuale, che prevede il rinnovo annuale».
Non soddisfatta, la consigliera Cesana ha ribattuto con fermezza: «Ho sentito che avete suggerito all’atletica di non usare la corsia uno? È come sparare sulla Croce Rossa. Le piste d’atletica vanno usate integralmente, non potete banalizzare queste problematiche. La pista è messa peggio di quanto dite e non so come faremo a ospitare i Master Games in queste condizioni. Voglio un elenco dettagliato degli interventi effettuati e vorrei verificare personalmente il funzionamento della pompa».
Valsecchi: "Valutare il coinvolgimento dei privati"
A chiudere l’incontro è stato il consigliere Corrado Valsecchi, che ha proposto una visione più ampia: «Credo serva un progetto integrato che valorizzi sia la parte ‘calda’ che quella ‘fredda’ del centro. Coinvolgere i privati può essere la strada maestra. Chiedo però anche più vigilanza sulle società sportive per garantire un uso corretto degli impianti. Gli spazi oggi sono sempre più onerosi e le società devono essere messe in condizione di operare. Se sceglieranno di andare altrove, il centro si impoverirà. Mi piacerebbe che in futuro si parlasse anche della Fondazione Bluceleste come possibile supporto alle società che operano al Bione».