Festa dell'Unità: in tanti ad accogliere Stefano Bonaccini
L'europarlamentare ha parlato di guerra in Palestina e in Ucraina, con un focus anche alla politica interna

Una calda serata di giugno ha accolto Stefano Bonaccini, europarlamentare ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, al Circolo Libero Pensiero di Rancio a Lecco, in occasione della Festa dell’Unità.
Festa dell'Unità: Stefano Bonaccini parla anche di Israele e guerra in Ucraina
Tantissimi i presenti all’incontro avvenuto ieri sera, venerdì 14 giugno 2025, , moderato dal giovane democratico Pietro Regazzoni: sedie sistemate anche in strada per permettere a tutti di seguire il dibattito. Il primo tema toccato è stato il conflitto in Medio Oriente.
«Ho sempre difeso Israele – ha affermato Bonaccini – ma credo che Netanyahu stia commettendo un errore gravissimo. Sta mettendo a rischio Israele stesso, esponendolo a un’ondata crescente di antisemitismo. Ogni civile ucciso è un futuro terrorista in più: l’odio genera altro odio. Dobbiamo fare di tutto per evitare che il conflitto si allarghi ulteriormente. Non a caso Israele ha chiuso le ambasciate in tutto il mondo».
Bonaccini ha poi parlato della guerra in Ucraina, difendendo le scelte dell’Unione Europea. «Armare Kyiv è stato giusto. Parlate con gli europarlamentari dei Paesi baltici o della Polonia, e capirete la paura concreta che vivono. Se Putin vince, l’Ucraina sparisce, ma alla lunga sarà la Russia a diventare una colonia. L’UE è un gigante economico, ma politicamente è bloccata: basta un solo stato per fermare tutto. Questo rallentamento decisionale rischia di alimentare derive autoritarie, come accadde con Weimar». Fondamentale, per Bonaccini, è dotarsi di una vera difesa comune: «I 27 Stati UE spendono in armamenti più di Cina e Russia, ma in modo scollegato. Difesa comune significa anche satelliti, intelligenza artificiale, ricerca. Non avrei scelto lo slogan ‘Rearm EU’, ma ‘Defense EU’: non per militarizzare, ma per tutelare la pace. Per 80 anni l’Europa è stata in pace, anche grazie alla NATO. Ora serve un sistema di deterrenza per le generazioni future. Se l’Europa non si unisce, rischia di restare schiacciata nel nuovo ordine globale».
















Bonaccini: "Invidio la destra. Oggi serve una reazione democratica"
Un passaggio importante anche sulla politica interna e sulla compattezza delle forze democratiche. «Invidio la destra – ha detto – perché anche quando è divisa, vota unita. Noi no. Eppure oggi servirebbe una reazione democratica e liberale. Che altro deve succedere per farci stare insieme?» Altro tema affrontato, la crisi demografica ed economica. «L’anno scorso non abbiamo avuto nemmeno 300mila nuovi nati. E l’Italia sarà il primo Paese con più pensionati che lavoratori. Le mie figlie lo sanno: staranno peggio dei loro genitori. Questo deve interrogarci profondamente».
Un invito a non trascurare il lavoro autonomo. «Conosco giovani avvocati che non arrivano a fine mese. E senza impresa non c’è lavoro. Lo ha ricordato anche il Presidente Mattarella. Dobbiamo recuperare anche il voto di chi oggi ha paura e non si sente rappresentato. Altrimenti continuerà a rivolgersi alla destra».
Infine, un appello sull’Europa. «Attiviamo il debito comune europeo, diversifichiamo i mercati, rendiamoci competitivi. Oggi l’Italia è ferma. Se vogliamo essere alternativi credibili, dobbiamo dimostrarlo con scelte concrete».
La serata si è chiusa con uno scambio vivace di domande e riflessioni con il pubblico.
Tra i vari presenti anche il consigliere regionale in quota Pd ed ex sindaco di Cassago Gian Mario Fragomeli.