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"I Racconti di Mamma Oca": fiabe in musica per bambini e famiglie a Lecco

L’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como, diretta da Alessandro Calcagnile con la voce narrante di Claudia Scaravonati, presenta sabato 7 giugno a Palazzo delle Paure una speciale produzione ispirata all’opera di Maurice Ravel

"I Racconti di Mamma Oca": fiabe in musica per bambini e famiglie a Lecco
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L’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como presenterà come prossimo appuntamento sabato 7 giugno 2025 alle  15.30, nuovamente nella preziosa cornice di Palazzo delle Paure in Lecco, una speciale produzione dedicata ai più piccoli e alle famiglie con l’esecuzione della produzione “I RACCONTI DI MAMMA OCA”. L’occasione è quella di partire dai racconti che hanno ispirato Maurice Ravel nel comporre l’opera Ma mère l'Oye (tra cui ricordiamo La bella addormentata nel bosco, Pollicino o la Bella e la Bestia), la celebre favola musicale nota a grandi e piccini, in un’originale versione ideata per questo evento, in collaborazione con l’attrice Claudia Scaravonati, nota al pubblico anche del mondo dell’infanzia, con i musicisti dell’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como diretti da Alessandro Calcagnile.

"I Racconti di Mamma Oca": fiabe in musica per bambini e famiglie a Lecco

«Non ho mai sentito il bisogno di formulare, sia ad uso di altri che per me stesso, i principi della mia estetica. Se mi fosse richiesto di farlo, risponderei di essere propenso ad identificarmi con le semplici affermazioni fatte da Mozart, che si limitò a dire che non c'è nulla che la musica non possa fare o tentare o descrivere, purché continui ad affascinare e ad essere sempre musica. Talvolta mi sono state attribuite opinioni che si riferiscono in modo apparentemente paradossale alla falsità dell'arte e ai pericoli della sincerità. Il fatto è che io semplicemente mi rifiuto in modo assoluto di confondere la coscienza d'un artista, che è una cosa, con la sua sincerità, che è tutt'altra cosa. La sincerità non è d'alcuna utilità se la coscienza non aiuta a manifestarla. Questa coscienza ci obbliga a rivolgerci ad un buon artigianato. Il mio obiettivo è quindi la perfezione tecnica. Posso lottare incessantemente per questo scopo, ma sono sicuro che non sarò mai capace di raggiungerlo. L'importante è di andarci ogni volta più vicino. L'arte, non c'è dubbio, ha anche altri effetti ma l'artista, secondo la mia opinione, non deve avere altro scopo».

Questa affermazione di Ravel dà l’idea che l'ispirazione e la sincerità dell'artista, fondanti nell’ideale romantico, vengono sostituite per Ravel da quello che egli chiamava semplicemente "buon artigianato". Però in alcune dichiarazioni Ravel pone invece l'accento sulla sensibilità musicale: ma è soprattutto in mille indizi della sua musica che si può intravedere come il volto mostrato dal nostro Maurice in pubblico fosse probabilmente una maschera dietro cui nascondere la propria sensibilità viva e vibratile ma pudica e riservata, sfuggendo le tentazioni del romanticismo e del sentimentalismo.

Nel 1910, quando Ravel decise di scrivere un pezzo per pianoforte a quattro mani da regalare a Mimi e Jean Godebski, figli di due suoi amici, fu naturale per lui rivolgersi a tre grandi favolisti francesi del Seicento e Settecento, cioè Charles Perrault, Madame d'Aulnoy e Madame Leprince de Beaumont: nacque così Ma mère l'Oye. Ravel volge dunque il suo sguardo al passato, si appropria della musica d’antichi autori e la rielabora con distacco ironico.

A conferma dell'aspirazione di Ravel a confrontarsi con le restrizioni che gli venivano imposte dalle commissioni o da altri fattori esterni, Ma mère l'Oye è concepita su misura per le modeste possibilità pianistiche dei due piccoli Godebski e si adegua con tenera partecipazione alla loro sensibilità, schiudendo un mondo di sogni delicati e accompagnandoli attraverso avventure misteriose, magie stupefacenti, sortilegi iridescenti.

Nel 1911, in vista d'una rappresentazione in forma di balletto, Ravel fece una trascrizione per piccola orchestra di questi cinque pezzi infantili, ne modificò l’ordine e aggiunse un preludio, quattro interludi e una Danse du rouet. Con un’ulteriore metamorfosi Ma mère l’Oye divenne una suite da concerto – che ascolteremo in questo appuntamento della Rassegna orchestrale di Lecco – da cui scomparvero le parti aggiunte per il balletto. Di tutto quel lavorio non resta traccia apparente e l’orchestrazione appare talmente idiomatica che a stento si crede che questa musica non sia stata concepita fin dall’origine per quei precisi effetti timbrici: capolavori di Ravel, ma è sempre stupefacente sentire quante magie sia riuscito a trarre dal piccolo scrigno dell’immaginario fiabesco.

A portare per mano i più piccoli in questo viaggio fantastico nei colori della musica di Ravel, ci sarà anche l’attrice Claudia Scaravonati, insieme all’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como, diretta dal M° Alessandro Calcagnile.

Claudia Scaravonati, voce recitante. Dopo l’approccio al teatro sociale culminato con la laurea magistrale con lode in Consulenza pedagogica all’Università Cattolica di Milano (con la quale continua a collaborare in qualità di Cultore della Materia) e dopo la lunga collaborazione con il regista Luca Micheletti (come attrice ed assistente alla regia), ha lavorato al Teatro Franco Parenti di Milano, al CTB di Brescia, a ERT di Modena, con Claudio Longhi al Teatro di Roma, con Teresa Pomodoro allo Spazio Noh’ma di Milano, con Stefano Mazzonis di Pralafera all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, con il Teatro Gioco Vita di Piacenza, ed è fra i membri della Compagnia teatrale I Guitti di Brescia, dove ha interpretato ruoli da protagonista in testi di Tabori, Lewis Carroll, Molière, Prévert, Kafka, García Lorca, De Ghelderode, Pirandello, Feydeau e altri. Affianca all’attività di palcoscenico quella di pedagogista teatrale lavorando nell’ambito della disabilità e a progetti per l’infanzia. Dal 2018 ha dato vita al progetto “Teatro tra le nuvole”, generando un’esperienza di inclusione tra persone con disabilità intellettiva dell’RSD Fondazione Sospiro – RSD Arvedi di Brescia e persone del territorio.

Alessandro Calcagnile, direttore. Raffinato interprete del repertorio moderno e contemporaneo, dopo essersi formato nei Conservatori di Milano, Brescia e Norimberga, ha collaborato con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra Cantelli di Milano, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Sinfonica di Matera, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra I Professori del San Carlo di Napoli, gli Archi dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Si è esibito nelle più importanti sale del mondo, dalla Sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma all’Isaac Stern Auditorium della Carnegie Hall di New York. Presidente e tra i fondatori del Centro Musica Contemporanea di Milano, Direttore Musicale del New MADE Ensemble, Direttore Editoriale delle Edizioni Sconfinarte, ha collaborato con i principali compositori viventi. Ha registrato per Stradivarius, RAI, Radio Televisione Svizzera Italiana, Radio Televisione Nazionale Albanese, Radio Capodistria. Dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore principale dell’Orchestra Cantelli di Milano dal 2014 al 2022, è attualmente Direttore musicale dell’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como.

Ingresso con offerta libera.

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