Il mercato immobiliare della provincia di Lecco sta vivendo una fase di assestamento dopo la vivace crescita registrata nel periodo post-pandemico. I dati più recenti evidenziano dinamiche differenziate tra il capoluogo e il resto del territorio, con segnali di resilienza soprattutto nelle aree extraurbane. È quanto emerge dalla Rilevazione Prezzi Mercato Immobiliare Lecco e Provincia, realizzata da FIMAA Lecco e presentata oggi, mercoledì 21 maggio 2025, a Palazzo del Commercio di Lecco.
Case a Lecco: mercato immobiliare stabile, ma lo stock si riduce e i prezzi salgono
A livello nazionale, le compravendite residenziali nel 2024 mostrano un leggero aumento rispetto al 2023 (+1,3%), pur rimanendo inferiori ai livelli del 2022 (-8%). Il confronto con il 2019, tuttavia, evidenzia un andamento positivo (+19,1%), segno che il mercato ha recuperato parte del terreno perso durante gli anni critici della pandemia.
Nel dettaglio locale, la città di Lecco mostra una sostanziale stabilità nel 2024 (-0,3%) dopo il calo del 9,6% registrato tra il 2022 e il 2023. Nel lungo periodo, però, il trend resta positivo, con un incremento delle transazioni del 29,1% rispetto al 2019.
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Anche la provincia conferma una certa resilienza: pur registrando flessioni contenute nel breve periodo (-9,9% tra 2022 e 2023, -0,6% tra 2023 e 2024), la crescita rispetto al 2019 è solida, con un +24,4% nelle compravendite.
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Tra il 2010 e il 2024, i prezzi delle abitazioni nuove in provincia di Lecco sono aumentati del 33,3%, a conferma della crescente preferenza per immobili di recente costruzione. Le abitazioni usate, invece, hanno subito un calo complessivo del 13,2%, pur mostrando una ripresa dal primo trimestre del 2021 (+9,1%). Nel terzo trimestre 2024, i prezzi (sia per il nuovo che per l’usato) sono cresciuti dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% su base annua. Le stime basate sulle opinioni dei testimoni privilegiati di FIMAA indicano un’ulteriore crescita dei valori: +3,5% nel quarto trimestre 2024 e +3,2% nel primo trimestre 2025.
Questi dati suggeriscono che il mercato immobiliare lecchese sta trovando un nuovo equilibrio dopo le forti oscillazioni degli ultimi anni. Il capoluogo appare più stabile, mentre la provincia si conferma dinamica, probabilmente trainata da una maggiore disponibilità di spazi e da prezzi più accessibili. La crescita dei prezzi, soprattutto per il nuovo, evidenzia una domanda in evoluzione, sempre più attenta alla qualità abitativa e all’efficienza energetica.
"Rispetto alla città di Lecco, analizzando i dati, si osserva che nel 2023 si è registrata una diminuzione nel numero di compravendite. Tuttavia, si tratta di un fenomeno congiunturale. Dopo il picco raggiunto nel periodo post-2019, era prevedibile un ridimensionamento del mercato. Infatti, già tra il 2023 e il 2024 si nota una fase di stabilizzazione, con un lieve incremento percentuale che indica come il mercato lecchese sia sano, maturo e privo di oscillazioni imprevedibili. Osservando il grafico su un periodo di lungo termine, si nota una crescita costante, eccezion fatta per il picco degli anni passati. Quest’anno abbiamo voluto approfondire i dati relativi alle compravendite – ha spiegato Michele Bonaventura, vicepresidente di FIMAA Lecco – e ci siamo resi conto di un aspetto molto interessante: al di là del dato predominante relativo alla prima casa, anche il segmento delle seconde case e degli investimenti sta mostrando numeri significativi. Le compravendite in questo ambito si attestano in doppia cifra, segno che molti credono nel territorio, nel lago, ma soprattutto nella città. È un trend che avevamo auspicato e che si sta concretizzando; ci aspettiamo che continui a crescere sensibilmente anche in futuro. Gli investitori, spesso abituati a mercati con forti oscillazioni, oggi guardano al territorio lecchese proprio perché è in grado di garantire un rendimento costante nel tempo.”
Mercato immobiliare: le zone più appetibili
Ma quali sono oggi le zone più richieste?
"Per quanto riguarda la città di Lecco, le aree più richieste restano sostanzialmente le stesse. Tuttavia, si stanno riscoprendo alcune zone grazie a interventi di recupero e rigenerazione urbana, che hanno avuto un effetto molto positivo. Le aree limitrofe al centro e i comuni vicini alla città stanno beneficiando di questo rinnovato interesse. C’è però un dato su cui è importante riflettere: l’offerta immobiliare sta diminuendo in modo significativo. Lo stock di immobili disponibili si sta assottigliando, e questo potrebbe portare a un aumento dei prezzi, con il rischio di escludere dal mercato alcune fasce della popolazione, in particolare le famiglie. Questa tendenza è già visibile in città, ma potrebbe presto estendersi anche ai comuni limitrofi. È una situazione che stiamo monitorando con attenzione e che inizia a preoccupare gli operatori del settore."
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Le quotazioni dei Comuni
La situazione degli affitti
Non tutti hanno la possibilità – o la volontà – di acquistare casa. Il mercato degli affitti, infatti, è molto attivo sia nel capoluogo che in provincia. A Lecco, il settore delle locazioni resta vivace, anche se si registra una significativa carenza di stock immobiliare. Parte degli immobili è stata assorbita dagli affitti brevi, mentre un’altra porzione è rappresentata da appartamenti sfitti, che restano numerosi.
In Italia si contano circa 9,5 milioni di unità immobiliari non occupate, e Lecco riflette una percentuale rilevante di questo fenomeno. La domanda, al contrario, è molto elevata: le richieste arrivano da studenti universitari, operatori sanitari, enti pubblici, forze dell’ordine e operatori del tribunale. Le esigenze abitative sono molte, ma l’offerta fatica a stare al passo.
"I prezzi sono in aumento – - ha sottolineato Matteo Zambaldo, presidente di Fimaa Lecco – e anche nel nostro listino sono presenti i valori aggiornati. Si va da monolocali in periferia con canoni inferiori ai 400 euro fino ad arrivare a 1.500-1.800 euro per appartamenti più grandi nel centro città. Occorre quindi incentivare la rimessa in circolo degli appartamenti sfitti, anche quelli attualmente in vendita, magari proponendoli a investitori interessati a rilocarli nel mercato delle locazioni. Questo perché Lecco offre rendimenti locativi interessanti, anche grazie alla possibilità di usufruire della cedolare secca al 10%, essendo un comune ad alta intensità abitativa e rientrando nell’accordo territoriale."