Pneumologia fantasma al Mandic, il reparto che non c'è

La Pneumologia dell'ospedale di Merate avrebbe dovuto essere operativa già nell'autunno scorso, ma il servizio ancora non è stato attivato dall'Inrca.

Pneumologia fantasma al Mandic, il reparto che non c'è
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La Pneumologia dell'ospedale di Merate avrebbe dovuto essere operativa già nell'autunno scorso, ma il servizio ancora non è stato attivato dall'Inrca.

Pneumologia fantasma: il reparto che esiste solo sui cartelli

Sui cartelli del così detto Blocco A compare indicato in bella vita al quinto piano, là dove dovrebbe stare. Ma il piano è interdetto e nessuno ci può andare, perché il reparto di Pneumologia semplicemente non esiste. O meglio, esiste la scatola destinato ad accoglierlo, e anche il contenuto se è per quello, ma non il servizio che secondo i proclami ufficiali avrebbe dovuto essere operativo già dall’autunno scorso. Addirittura a settembre, secondo quanto dichiarato dal direttore generale dell’Ats della Brianza Massimo Giupponi durante la conferenza stampa che un anno fa annunciò ai quattro venti il protocollo d’intesa finalmente raggiunto con l’Inrca.

Più volte annunciato, il servizio non è mai partito

Si dovette però attendere altri dieci mesi per siglare l’accordo definitivo tra l’Asst di Lecco e l’Inrca di Casatenovo per il trasferimento della Pneumologia al Mandic. Una firma a tutti gli effetti «storica» quella che il 23 febbraio sancì tutti gli aspetti tecnici del rapporto di collaborazione tra i due presidi, siglato dal direttore generale dell’Asst di Lecco Stefano Manfredi e il direttore dell’Inrca Mario Paoli alla presenza del direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi. Sulla carta sembrava che la Pneumologia fosse cosa fatta. Il reparto, dissero, sarà operativo a metà marzo.

Il reparto continua a rimanere un miraggio

Poi però, di fronte alla prospettiva del trasferimento, infermieri e Oss dell’Inrca avevano cominciato ad agitarsi e a chiedere lumi sul loro futuro. «Tutto andrà a posto. Ci vuole solo un po’ di pazienza» aveva dichiarato tranquillo Claudio Montoli, direttore sanitario dell’Inrca di Casatenovo.  Siamo a maggio e nessuno batte ancora un colpo. O meglio, lo si attende da Casatenovo, come del resto ha confermato anche il direttore sociosanitario dell’Asst di Lecco Enrico Frisone a margine della presentazione del Presst di Casatenovo. "Gli arredi ci sono, le strutture pure, noi siamo pronti. Attendiamo che l’Inrca ci faccia sapere novità sulla gestione del suo personale".

 

Commenti
pm

Tenete presente che il Signor Dottor C. Montoli, che tanto ha predicato tranquillità andrà in pensione a luglio, lasciando la patata bollente ad altri. Tanto chi ci rimette è sempre il personale e gli utenti.

pm

Pensate solo al personale che opera all'Inrca di Casatenovo che vive in un limbo di incertezza in cui non sanno ancora se continueranno a lavorare a Casatenovo o saranno costretti al trasferimento a Merate. Un disagio che il personale assistenziale (Pneumologia e UTIIR) sta affrontando da troppi mesi, oltre alla carenza di personale che a detta della direzione delle professioni sanitarie è adeguata agli standard della Regione Lombardia. Sta di fatto che si continua a lavorare con turni estenuanti da troppi mesi: non vengono coperti dimissioni, malattie e futuri pensionamenti. Si é veramente scoraggiati e questo si ripercuote sulla qualità assistenziale.

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