Rotary e Panathlon: nasce la palestra diffusa nel carcere di Lecco
Un progetto che unisce sport, inclusione e solidarietà: la collaborazione tra Rotary e Panathlon Lecco per la creazione di una palestra all’interno della Casa Circondariale di Lecco

Nasce la palestra diffusa nel carcere di Lecco. Il Panathlon Club Lecco e il Rotary Club Lecco con l’organizzazione della conviviale del 7 maggio 2025 e, soprattutto, con la congiunta partecipazione alla realizzazione di un progetto comune, hanno dato concretezza al “Protocollo d’intesa per la diffusione dei valori sportivi, di fairplay e di servizio promotori di pace, diversità, equità e inclusione fra i popoli” sottoscritto il 4 luglio 2024 fra i 14 Distretti della Zona 14 del Rotary International con il Distretto Italia del Panathlon International e con il patrocinio del Coni.
Rotary e Panathlon: nasce la palestra diffusa nel carcere di Lecco
Il Rotary Club Lecco da tempo collabora con la Fondazione Comunitaria del Lecchese e un suo rappresentante è componente del Fondo Aiutiamoci all’interno del quale è stato sviluppato e realizzato un ampio ed articolato progetto a sostegno della Casa Circondariale di Lecco. Uno di questi progetti riguarda la realizzazione di una “palestra diffusa” interna all’Istituto; per concretizzare questo progetto, oltre alla indispensabile raccolta fondi, è stato necessario risolvere una serie di questioni tecniche e organizzative, più ampie e diverse rispetto a quelle normalmente richieste per realizzare una palestra.
Le finalità della realizzazione della palestra, all’interno del “Progetto Belli Dentro” coincidono con gli ideali e gli obiettivi del Rotary Club Lecco e del Panathlon Club Lecco che, pertanto, hanno deciso di collaborare alla realizzazione del progetto stesso insieme alla Banca della Valsassina, al Comune di Lecco, alla Fondazione Scola, al Distretto Lecco e, naturalmente, al Fondo Aiutiamoci.
Il progetto è stato presentato ai soci di Rotary e Panathlon durante l’ultima conviviale di maggio alla presenza della direttrice della Casa Circondariale di Lecco dottoressa Luisa Mattina con il sostituto Commissario e coordinatore Vincenzo Spagnuolo, la presidente della Fondazione Lecchese Maria Grazia Nasazzi e Roberto Butta imprenditore dello sport e mental coaching che ha di fatto realizzato la palestra in stretto contatto con la Direzione della Casa Circondariale, individuando le attrezzature che potevano essere collocate nella palestra e il loro layout.
Erano inoltre presenti l’assessore allo sport e all’istruzione del Comune di Lecco Emanuele Torri, il prevosto di Lecco monsignor Bortolo Uberti, il coordinatore distrettuale per Progetto carceri del Distretto Rotary 2042 Enrico Cavallini, il Governatore dell’Area 2 Lombardia del Panathlon International Attilio Belloli, Giovanni Combi presidente della Banca della Valsassina, l’assistente del governatore Distretto Rotary 2042 Raniero Spaterna e i presidenti del Rotary Club Lecco Le Grigne e Rotary Club Lecco Manzoni, rispettivamente Mauro Piatti e Antonia Benedetti.
Ad introdurre la serata Luca Tentori e Andrea Mauri rispettivamente presidenti del Rotary Club Lecco e del Panathlon Club Lecco. Il tema nello specifico è stato poi esposto ai presenti da Maria Venturini che ha seguito l’evolversi del progetto passo dopo passo sottolineando l’importanza di questa esperienza definita “forte” a livello emotivo e dai contenuti importanti.
Particolarmente seguita la relazione della dottoressa Luisa Mattina con riflessioni profonde sul ruolo del carcere: «Il carcere – ha tra l’altro detto – è uno spaccato della nostra società ed è parte integrante della comunità in cui viviamo. Per questo è giusto essere sensibili alle tematiche delle carceri anche con attività come questa, sportiva, utili a creare inclusione sociale».
Successivamente ha preso la parola il comandante Vincenzo Spagnuolo che ha spiegato il ruolo della Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Lecco.
Infine, si è entrati nel pratico con l’intervento di Roberto Butta che di fatto ha creato dal nulla la realizzazione di tre piccole palestre (una per piano) - nell’ambito della sfida “Voglio i meglio di me”- con gli attrezzi specifici e ad hoc per il luogo preposto. Per realizzare la palestra si sono resi necessari diversi incontri fra i sostenitori del progetto e la direttrice e, grazie a questi ulteriori contatti, è stato percepito l’interesse di organizzare anche due incontri di Mental Coaching, grazie alla disponibilità e alla specifica competenza di Roberto Butta, che il Rotary Club Lecco ha sostenuto.
Al termine sono stati proprio di due presidenti di Rotary e Panathlon Lecco, Luca Tentori e Andrea Mauri, a sottolineare come questo progetto lascia in tutti coloro che lo hanno sostenuto valori umani importanti e fortificanti.


