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Comunità energetica: si parte, sinergia tra Provincia e GreenWolf

La collaborazione tra Provincia e Greenwolf ha dato il via alla comunità energetica provinciale, a cui potranno prendere parte tutti i Comuni ma anche privati.

Comunità energetica: si parte, sinergia tra Provincia e GreenWolf
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Al via la comunità energetica della Provincia di Lecco, un’ idea che si concretizza dopo un anno e mezzo dai primi progetti. Individuato il concessionario, che sarà Grennwolf, dopo la procedura di gara si può ora partire concretamente con il  progetto. L’obiettivo è quello di coinvolgere quanti più Comuni possibile, con un occhio di riguardo a quelli più piccoli, che non avrebbero modo di partecipare singolarmente ad una iniziatva di questo tipo perchè considerati dal mercato poco attraenti.
Inizia oggi il primo passo verso la transizione ecologica energetica con sguardo al risparmio.

La Cer della Provincia di Lecco parte  coinvolgendo 7 istituti secondari del territorio con l’obiettivo di produrre 20537 megawatt ora.

Nella mattinata di oggi, lunedì 7 aprile 2025, nella sala del Consiglio  la presidente della Provincia Alessandra Hoffman, Giorgio Lezzi, avvocato milanese che ha seguito il progetto, Stefano Bonino e Giovanni Morelli di GreenWolf, sono intervenuti per spiegare il programma in atto.

Comunità energetica: si parte, sinergia tra Provincia e GreenWolf

“Abbiamo voluto allargarci in questo progetto che riguarda la produzione e la diffusione dell’energia elettrica - ha aperto la presidente- Vogliamo coinvolgere tutti i Comuni del territorio. Penso ai comuni piccoli, ma anche a quelli grandi. Oggigiorno c'è molta difficoltà di personale nelle amministrazioni. Questo sarà quindi un supporto, in capo alla “Cer” di Lecco. Siamo arrivati fino a qui grazie alla direzione ambiente. Non è stato semplice costruire la procedura di gara e l'individuazione delle attività”.

E’ poi intervenuto l’Avvocato Giorgio Lezzi: "Questa è un’ iniziativa molto bella da attuare. La provincia di Lecco è stata coraggiosa nel voler innovare. Si tratta del primo “Cer” di project finance a livello provinciale, si è voluto volare alto con un’iniziativa di natura innovativa”.

La Provincia di Lecco è l’amministrazione apripista, non ci sono infatti ad oggi ipotesi analoghe sul territorio nazionale. Nelle principali fiere nazionali già lo scorso anno ci sono stati dibattiti che hanno preso come modello la Provincia di Lecco.

L’obiettivo principale è dare supporto ai Comuni. “Il project finance presuppone competenze e conoscenze che non tutti gli uffici hanno  Mettere a disposizione dell'intera comunità ciò che la Provincia ha ipotizzato è un servizio al territorio, un dono che l’Ente ha fatto ai Comuni. Il singolo comune purtroppo non è appetibile per un'operatore economico. La complessità è stata rilevante. Abbiamo dovuto affinare il testo della convenzione. È però stato un successo di partenariato pubblico e privato, si è messa una pietra miliare, passando dalle parole ai fatti”.

Un caso portato ad esempio

“Siamo contenti e orgogliosi di questa iniziativa - ha aggiunto Stefano Bonino, amministratore delegato di GreenWolf -  È portata come caso studio in giro per i convegni. Per me la complessità è stata interpretare in modo corretto e complesso la comunità energetica”.

Possono partecipare enti del terzo settore come anche enti ecclesiastici che singolarmente non potrebbero sostenere una serie di costi. Chiunque potrà mettersi a disposizione di tutto il territorio come produttore o consumatore con le garanzie del processo di costituzione. Il concetto ribadito è stato quello di far si che nessuna di queste piccole realtà debba caricarsi di tutti gli iter burocratici e amministrativi.

“La nostra azienda sin dall'inizio si è rivolta all'ente pubblico. Tanto più si produce, tanto più gli incentivi saranno interessati-  ha sottolineato  Giovanni Morelli di Greenwolf - Più la Cer si sviluppa, più le soddisfazioni dei soggetti saranno maggiori. All'inizio pensavamo ad una Cer comunale, poi abbiamo affinato il progetto e ora possiamo operare su più cabine primarie, mettendo la Provincia a capo. La Cer deve avere le carte in regola per crescere. Da qui il nostro pensiero di rivolgerci all' ente pubblico. Ok il cappello del pubblico ma poi serve reclutare i potenziali soggetti produttori. Siamo quindi aperti sia sul lato pubblico ma poi, soprattutto per quanto riguarda la forma giuridica e il regolamento, siamo sicuri che saranno coinvolti anche i privati che saranno una linfa importante per tutto il territorio”.

Le scuole

I primi impianti di produzione saranno realizzati in alcuni Istituti scolastici superiori come punto di partenza. La Cer parte contando 84 Comuni e 22 cabine energetiche primarie.


Saranno coinvolte tutte le cabine primarie della provincia di Lecco. I Comuni e i privati che gravitano sulla cabina “x” si divideranno gli incentivi che la Cer ha maturato. Una quota degli incentivi è destinata poi alla lotta alla povertà energetica. Si parte da 7 scuole secondarie con un plafond di 15 megawatt.
Greenwolf realizzerà ulteriori 15 megawatt di potenza. I Comuni potranno mettere a disposizione le proprie superfici come ad esempio tetti di asili, scuole, biblioteche…
I primi istituti individuati sono: Bachelet, Badoni, Bovara, Viganò e Rota con un’energia stimata prodotta di 20537 Megawatt orari annui e un investimento di oltre 25 milioni di euro.

Greenwolf poi andrà sul territorio per coinvolgere anche i privati

Le Cer potranno crescere fino a 5 gigawatt a livello Nazionale come limite al 31 dicembre 2027. Entro questi standard verranno coinvolti i Comuni piccoli. A riguardo sono disponibili due miliardi di euro per i Comuni sotto i 5 Mila abitanti stanziati dal Pnnr.
Per la richiesta dei contributi occorrerà indicare dove andrà a connettersi l’impianto e qui entra in gioco l’importanza della Cer, rendendo i Comuni piccoli nella condizione di richiedere direttamente l'accesso all’energia.

In chiusura la presidente Hoffman ha spiegato che verrò fatti "un incontro con tutti i Comuni per spiegare il funzionamento di questa iniziativa. Hanno aderito quasi tutti. Gli indicheremo i tempi di avvio. Poi con luglio si aprirà anche agli enti esterni. La durata del progetto è di 23 anni. Ci sarà anche un avviso pubblico che prevederà, come anticipato, l’ingresso a privati, aziende e cittadini”.

Andrea Gianviti

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