Trasformazione del CFPA: innovazione, sfide e il futuro della formazione
Dagli investimenti in alta formazione alle sfide della pandemia: il percorso di Marco Galbiati alla guida del CFPA e le prospettive future per il centro di Casargo

Coraggio o timore? Innovazione o anticaglia? Intraprendenza o pigrizia? Marco Galbiati appartiene senza alcun dubbio alla prima categoria. Lo dimostra ogni giorno nella sua vita imprenditoriale e lo ha dimostrato nei suoi quattro anni e mezzo alla guida del CFPA di Casargo. I documenti ufficiali dal 2018 a fine 2022 dimostrano la bontà del suo lavoro. Un lavoro visionario e impegnativo.
Trasformazione del CFPA: innovazione, sfide e il futuro della formazione
Prima del Covid i bilanci del Centro di Formazione Professionale erano pressoché in pareggio con un contributo di soli 60/80.000 euro annui che la Provincia garantiva per le classi Quinta e Quarta senza Dote. Il Consiglio di Amministrazione guidato da Galbiati si è subito presentato attivando tre edizioni di Corsi IFTS di alta formazione (poi sciaguratamente abbandonati dal successivo CdA), diverse iniziative Erasmus (pure abbandonate) e realizzando due Contest internazionali (2019 e 2022, nonostante nel mezzo vi fosse la pandemia, con saldo in attivo grazie ai numerosi sponsor; pure questa attività sospesa) con 30 Scuole provenienti da 19 Paesi. E infine la grande sfida con l’apertura del Ristorante Didattico, copiato da tante scuole, ma chiuso anticipatamente dai nuovi amministratori rispetto alla previsione di tre anni per rientrare dagli investimenti.
Numerosi sono stati i progetti innovativi come ad esempio Chef in tour, realizzato con il sostegno di chef stellati venuti a cucinare a Casargo con gli studenti proponendo cene aperte al pubblico e portando gli allievi a realizzare nei ristoranti stellati piatti creativi affiancati dagli chef più titolati. Tante pure le iniziative di formazione per le aziende del settore e i tirocinii internazionali.
Certo l'arrivo del Covid non è stato indolore. La pandemia aveva determinato la chiusura per sei mesi del convitto con ricadute economiche negative per le mancate rette dalle famiglie e il blocco degli introiti dei catering. L’imprenditore lecchese nel 2021, in piena zona rossa, per salvare il bilancio e la didattica istituì una “Bolla tipo Nba” di un mese per tenere i ragazzi a scuola a studiare e soprattutto fare pratica, d'accordo l'ATS, facendo i tamponi in ingresso a tutti. Una scelta coraggiosa che scatenò l’interesse dei media e delle televisioni nazionali. Galbiati riuscì a ottenere dalla Regione 1,7 milioni di euro per riammodernare l'immobile (lavori in fase di ultimazione), creare l'albergo didattico e la scuola di hotellerie sul modello di Losanna (pure questo progetto inspiegabilmente abbandonato). L’imprenditore lecchese intercettò un Bando per realizzare un impianto a biomassa, che fortunatamente per i conti del CFPA i nuovi amministratori stanno portando avanti.
Allora il Centro di Formazione Professionale di Casargo aveva 230 allievi ma dopo il Covid, per effetto delle nuove normative sui distanziamento, non ha potuto più inserire circa 60 studenti, uno per camera. Oggi, però, gli allievi faticano ad arrivare a 140...
All’inizio del 2022 sono esplose le prime critiche, qualche politico ci ha messo il becco, sono stati sollevati dubbi sui conti della scuola e l’imprenditore ha preferito lasciare il campo… Galbiati però non si è sottratto alla Due Diligence che qualche consigliere provinciale aveva invocato a gran voce, venendo puntualmente smentito. Il professionista incaricato, nella relazione finale sui conti, ha di fatto apprezzato la gestione sana e trasparente che, in periodo di Covid, diversamente avrebbe potuto affossare la scuola.
E oggi il futuro del Centro di Formazione Professionale di Casargo, forse, passa solo attraverso una forte alleanza con la Valtellina