Confartigianato Lecco: "Un 2024 intenso vicino agli associati, trampolino per l'80esimo"
"Dobbiamo far capire che in Italia ci sono aziende competitive, soprattutto ai giovani, per evitare che vadano a cercare lavoro altrove"
È stato presentato oggi, giovedì 19 dicembre 2024 il bilancio del 2024 di Confartigianato Imprese Lecco. Un anno, quello che volge al termine, che per l’associazione rappresenta un tassello importante verso quello che verrà nel 2025, momento in cui la sezione lecchese raggiunge il traguardo degli 80 anni. A fare gli onori di casa la presidente Ilaria Bonacina e Matilde Petracca, segretario generale, accompagnate da due rappresentati del consiglio di amministrazione, Stefano Machiavelli e Innocenzo Sartor, e dal direttore operativo dei servizi Michele Ticozzi. Un anno che si tinge di rosa e di verde, come testimoniano d’altronde le iniziative dedicate alle donne (la certificazione di parità di genere) e all’ambiente (l’assemblea generale 2024 che ha coperto il macro-tema della sostenibilità), e che dimostrano l’intenzione principale del gruppo: «Stare a fianco agli associati».
Confartigianato Lecco: "Un 2024 intenso vicino agli associati, trampolino per l'80esimo"
«È stato un anno veramente ricchissimo, che ha rinnovato la collaborazione le categorie e gli associati – ha commentato Bonacina – Questo era il nostro obiettivo, e ce l’abbiamo fatta. Far rivivere l’associazione, dimostrare che vogliamo andare avanti, specie dopo i precedenti anni bui».
Per l’occasione, è stato mostrato il logo che verrà utilizzato dal 2025 da Confartigianato Lecco in occasione dell’ottantesimo, nonché l’agenda personalizzata che l’associazione ha deciso di donare a tutti gli associati (entrambi già presentati alla fine dell’Assemblea generale 2024).
«L’anno prossimo compiamo 80 anni – ha continuato Bonacina – rimarchiamo così il valore essenziale dell’associazione, che deve diventare un messaggio virale, ovvero la sua struttura, chi ci sta dietro, le persone che ci lavorano, i movimenti settoriali, e ovviamente le ditte a cui facciamo riferimento. Noi sul territorio ci siamo e gli associati lo hanno capito. Le nostre delegazioni infatti sono apprezzate, e in un momento in cui tutti stiamo dirigendo sul digitale, il fatto di essere disponibili e far conoscere il territorio e le nostre realtà è indispensabile. Questo soprattutto se si tratta di realtà vere e serie come le nostre. Il nostro è sempre un obiettivo grandissimo, ma vorremmo festeggiare e comprendere questi 80 anni. Nel 2024 abbiamo avuto un piano di iniziative che verrà riproposto in una nuova veste. I numeri ci sono e sono positivi: quest’anno abbiamo lasciato un segno importante, che coroniamo con il dono dell’agenda, lanciando così un messaggio altrettanto focale: vogliamo che Confartigianato sia al centro dell’anno e delle aziende associate. Spero che l’agenda venga apprezzata come gesto per la nostra vicinanza»
«È stato un anno da eventi record – ha dichiarato Matilde Petracca – Il 2024 ha triplicato infatti le presenze alle nostre iniziative (che sono state 55, tra eventi e webinar, e 75 in collaborazione, ndr.); è un dato che ci riempie di orgoglio, in primis perché a ogni evento c’è uno studio e una squadra, ma anche perché vengono da altre sezioni locali (anche più grandi) che ci chiedono di come facciamo a realizzarli. Vederli partecipati è una gioia non solo per noi, ma anche per gli imprenditori, che ci danno feedback positivi. “Ci sentiamo a casa” sento dire da loro. Ed è l’esatto risultato che vogliamo ottenere: Confartigianato è in fondo casa loro. Il lavoro ci sta piacendo e sta andando sicuramente nella direzione giusta: quest’anno abbiamo presentato la certificazione di parità di genere (non perché siamo femministe, ma perché inclusivo); abbiamo consolidato il lavoro con il movimento Giovani Imprenditori, e anche soprattutto portato a casa diversi risultati. Il tutto durante una situazione geopolitica difficile, dove molte aziende chiudono o sono costrette a fare grossi sacrifici. “Siamo a fianco a voi”, è questo il messaggio che vogliamo dare».
Sul contesto geopolitico e il futuro che ci aspetta, è intervenuta anche la presidente Ilaria Bonacina, soprattutto in merito alle aziende coinvolte direttamente nel territorio lecchese: «La cornice geopolitica è difficile, anzi, posso dire che è un disastro? L’industria automobolistica è sicuramente il settore più colpito da questa crisi, dato che è stato investito in pieno dalla situazione in cui sono riversate le grandi politiche europee. La Germania è ferma, in Francia cambia il premier. I due paesi con il massimo produttivo più grande (al terzo ci siamo noi) ci lasciano di conseguenza con le mani in mano. Cosa facciamo? Non lo sappiamo. Il nostro sistema di piccola-medio impresa, però, che è completamente diverso dagli altri paesi, può essere flessibile in questo ambiente, ci fa avere più valore aggiunto e ci rende competitivi sul mercato. Questo ci salva dunque… Questo, sì, e la grande potenza artigianale che abbiamo. Dobbiamo far capire che in Italia ci sono aziende competitive, soprattutto ai giovani, per evitare soprattutto che vadano a cercare lavoro altrove».
Un tema chiave a cui si ricongiunge, tra l’altro, il difficile e intricato argomento della sostenibilità, come detto prima punto di forza su cui Confartigianato Lecco ha puntato quest’anno: «Secondo me la sostenibilità è a tutto tondo e parte dall’educazione civica – ha dichiarato la presidente – se anche nel nostro piccolo riciclassimo i materiali ci sarebbero meno strade sporche e non ci sarebbe, per esempio, spreco di cibo. È una questione culturale, e anche io in azienda faccio così: riciclo gli imballaggi, i pallet e così via. Io credo nella sostenibilità a partire dai piccoli passi, goccia dopo goccia arriviamo al mare». Impegno che, come hanno ricordato anche il segretario Petracca e Michele Ticozzi, direttore operativo dei servizi, si è concretizzato realmente, con aziende del sodalizio che sempre più si affidano alle iniziative di riciclo dei materiali (a partire dalle industrie del legno) e all’affidamento di contratti con erogatori di energia green.
Ha presentato poi il bilancio di fine anno di Confartigianato Lecco il direttore operativo dei servizi Michele Ticozzi: «Quando parliamo di “interloquire” con le imprese associate, intendiamo anche con i loro famigliari e i loro dipendenti. Siamo sempre al fianco delle imprese per garantirgli un servizio di assistenza a diffusione capillare, anche in materia di Caaf e Patronato. L’anno è trascorso con oltre 4milioni di contributi elargiti, tra bandi promossi (57 in totale) e assistenze dirette alle 168 aziende a cui abbiamo dato servizio. Abbiamo dato poi una mano soprattutto a quelle realtà che hanno difficoltà nell’approcciarsi con il mercato estero, con 100 aziende che hanno usufruito della Rete predisposta, e 12 che hanno avviato un programma di internazionalizzazione. Il nostro è sempre un sistema articolato, che vede molte attività di coordinamento; è uno sforzo che impegna presidenza in programmi che prevedono l’efficientamento e il vantaggio di impresa sociale».
Innocenzo Sartor: «80 anni? Non è un traguardo, ma un punto di partenza. La persona è il punto focale della nostra associazione. Il Movimento Donne Impresa e i Giovani Imprenditori hanno organizzato tante attività che si sono trasformati in preziosi momenti di aggregazione. Da quasi pensionato fa stringere il cuore vedere così tanti giovani, significa che l’associazione è viva e attira. Non dimentichiamoci però le tante iniziative anche dal Gruppo Pensionati Anap, che vogliono dare soprattutto esperienza ai giovani e rendersi ancora utili». E poi, anche Stefano Machiavelli, responsabile categorie produttive della Plastica galvanica: «Speriamo in un 2025 più promettente di quello che ci dicono le proiezioni; le premesse, infatti, non sono ottime. Ma le categorie produttive e il network di Confartigianato sono sicuro che daranno spinta alle nostre imprese, anche nei momenti più bui».
Andrea Marcianò